Qual è quella cosa che rimandi da tempo ma che adesso stai facendo?
In questi giorni di “quarantena” un po’ tutti ci stiamo dedicando a quelle cose che abbiamo sempre rimandato.
Questo periodo, in cui si è costretti a restare a casa per una giusta causa, non deve essere per forza un evento per noi tragico, al contrario potrebbe essere questa l’opportunità da cogliere per continuare una determinata cosa che da sempre abbiamo rinviato, o meglio ancora iniziare qualcosa di nuovo che ci faccia scoprire un nostro lato nascosto.
Questa quarantena deve innanzitutto essere rispettata per sconfiggere il mostro invisibile dal nome “Covid-19” che ha invaso il nostro Paese e non solo (perciò è importante che si resti a casa), ma inoltre può essere vista come quel giusto pretesto di ri-prendere o cominciare; una sorta di parentesi “positiva” della nostra vita in un periodo così negativo per i nostri animi.
In un’epoca social, nella quale ci facciamo tutti un po’ compagnia postando quotidianamente contenuti che ritraggono alcuni momenti della nostra giornata, si evince sicuramente che per molti (e forse col tempo lo sarà per tutti) si fa fatica a stare a casa. Tutto ciò è normale, nonostante abbiamo a disposizione tutte le nostre comodità, risulta ugualmente difficile proprio perchè tutto ciò non lo abbiamo scelto ma ci è stato imposto e il nostro animo ribelle si fa spesso sentire.
Cominciamo col pensarla come una quarantena “desiderata”, per tutte quelle volte che tra un impegno e l’altro abbiamo pensato “quanto vorrei stare a casa almeno per un giorno intero”, ed eccoci accontentati! Il fatto che abbiamo tanto tempo a disposizione non vuol dire che dobbiamo sprecarlo anzi, bisogna sfruttarlo al meglio. Leggere un buon libro, guardare un bel film, ascoltare un album musicale o imbattersi nelle serie tv sono solo alcune delle cose che si possono fare per movimentare la nostra quarantena.
Ritornando al contesto dei social network, su Instagram e Facebook è evidente che l’attività che accomuna un po’ tutti è quella che viene svolta tra i fornelli e la tavola; molti sono quelli che si stanno dilettando in cucina a preparare pietanze deliziose, molti altri ancora invece – a dir la verità, la maggioranza – passa il tempo a mangiare. Essendo positivi e credendo fermamente che #andràtuttobene ricordiamoci che tra circa tre mesi abbiamo la prova costume che ci aspetta. Passare del tempo in cucina non implica che per forza ci si deve dare al “cibo spazzatura” anzi, anche in quarantena è possibile seguire una corretta alimentazione. Le palestre sono attualmente chiuse ma nulla ci vieta di allenarci a casa, allora perché non approfittare per fare un po’ di attività fisica?
Queste sono solo alcune delle attività da poter svolgere per passare il tempo ed impegnare le giornate. Ci si può prendere cura del proprio aspetto fisico con scrub e maschere, sia per il corpo che per i capelli, per sopperire all’impossibilità di andare dal parrucchiere o dall’estetista. Questo potrebbe essere un valido rimedio anche per gli uomini che hanno approfittato di questo periodo di clausura per rasare a zero la barba.
C’è chi ha approfittato per anticipare le famosissime “pulizie di primavera” le quali, dato il periodo, non risultano poi fuori luogo infatti tra le pulizie da cima a fondo, riordinare un cassetto, sistemare il guardaroba e rassettare l’intera abitazione si può dire che il tempo è passato senza neanche accorgersene.
Nell’arco di questo tempo trascorso in casa c’è chi ha cominciato a studiare, chi ha ripreso a leggere tutti i libri lasciati a metà, chi passa ore a giocare virtualmente con i propri amici alla Play Station, chi sta dedicando più tempo al suo hobby, chi praticando lo smart working sta scoprendo un nuovo aspetto del proprio lavoro, chi si diletta a fare tutorial da condividere con i più appassionati, c’è chi rispolvera una passione riprendendo quelle “scarpette appese al chiodo” e chi invece ha colto l’occasione per reinventarsi e scoprirsi.
Ci sono le mamme di bimbi piccoli che si stanno dedicando a loro a mo di “maestrine”, passano il tempo ad inventare giochi e attività utili per la loro crescita per colmare il vuoto lasciato dalle scuole. Dare sfogo alla propria creatività è un altro modo che non solo ci aiuta a passare il tempo ma è in grado di far uscire un aspetto della nostra personalità che finora non sapevamo nemmeno di avere.
Ma chi l’ha detto che la quarantena deve essere per forza sinonimo di isolamento? Relazionarsi è l’unico modo per farci stare bene davvero in un momento in cui ci stiamo fisicamente privando dei nostri affetti più cari. Abbiamo a disposizione gli smartphone che ci permettono di stare in contatto con i nostri parenti ed amici in tempo reale e senza nessuna fatica. Una semplice chiamata ci permette ci sentirci, una videochiamata ci consente di vederci e se ci affacciamo al balcone magari scopriamo anche di avere dei vicini. A chi non è capitato in questo periodo di approfittare di questo bel sole per uscire fuori a prendere una boccata d’aria e in contemporanea scambiare quattro chiacchiere con la vicina?! Questa è una di quelle cose che in tempi “normali” non accadeva.
“Sono rimasto a casa con la mia famiglia, sembrano brave persone!“. Sarà anche buffo da dire ma, passare il tempo in casa con i propri familiari è un modo per farci “scoprire” le persone con cui viviamo. Fa ridere è vero, ma alcuni di noi hanno seriamente scoperto quali sono le abitudini del proprio fratello/sorella, mamma o padre, quelle piccole consuetudini di cui non eravamo a conoscenza perchè il tempo che trascorrevamo fuori casa era sempre maggiore rispetto a quello trascorso tra le mura domestiche.
Insomma, una quarantena davvero vissuta non è poi così male soprattutto se questa risulta essere l’occasione per riflettere sulla propria persona. Quest’emergenza dallo stile surreale ci ha inevitabilmente cambiato; accettare la situazione e cercare in qualche modo di affrontarla è il primo passo per vincerla. Tutto questo tempo che abbiamo a disposizione non sprechiamolo, teniamoci compagnia ma a distanza e rivolgiamo il pensiero a chi in questo momento vorrebbe passare 24h a casa ma non può: ai biologi, ai medici, agli infermieri e alle vittime del “Covid-19“.