Alla ricerca di una nuova “NORMALITÁ”

In un periodo di pandemia globale, in cui si cercano svariati modi per esorcizzare la paura del contagio tenendoci compagnia grazie alla potenza dei social, è importante analizzare la situazione che ci apprestiamo a vivere. Per giorni dovremmo stare in casa senza poter uscire, senza poter vedere amici, familiari, colleghi, senza andare al lavoro, questo per la maggioranza delle persone può creare disagi e generare uno stato di ansia generalizzata o depressione. Quindi in questa situazione, più che mai è utile ascoltarci e sostenerci e sono tanti gli amici, i colleghi e i familiari che ho avuto modo di ascoltare rispetto la situazione di emergenza che ci troviamo ad affrontare, di seguito verrà descritto come stanno vivendo questa condizione e quali sono le loro emozioni predominanti. Leggete e prendete spunti, il virus non può fermarci noi siamo più forti!!

Dalle interviste emerge che la prima emozione con cui le persone vivono questa situazione è lo stupore, connesso al percepire questa emergenza come surreale. “Mi sembra una situazione surreale, letta in un libro o vista in un film o udita nei racconti dei nostri nonni”, è quello che percepisce la maggior parte di loro.

Dopo questa prima fase di paura molto forte, sicuramente in tutti è subentrata una seconda fase ovvero quella di accettazione della situazione, come ad esempio descrive F.: ”Aver accettato la nuova condizione ti permette di guardare avanti e iniziare a pensare a come si può sfruttare questo periodo per progredire e migliorare”.

Un altro modo di affrontare questo periodo è di diminuire i livelli di ansia e trasmettere positività a chi ci circonda, come ci racconta I.: “Per quanto possibile sto cercando di mantenere la calma e di rimanere positiva  e di cercare di trasmettere questo mio stato alle persone che mi circondano”.

Essendo una situazione nuova per tutti in cui dobbiamo necessariamente trascorrere le giornate in casa, le persone stanno riscoprendo piaceri, passioni, e hobby da tempo trascurati. Data la dilatazione del tempo, si può dar voce anche ai propri pensieri nascosti, riflettendo su se stessi, sui propri rapporti, su amicizie trascurate e sui propri obiettivi futuri.

Per distogliere pensieri ed emozioni negative si impegna la propria giornata con tante attività quali studiare, cucinare, guardare serie TV arretrate, dedicarsi alla cura della casa o alla cura del proprio corpo svolgendo attività fisica in web con altri amici o fare maschere per il viso fatte in casa, come ci racconta M. che ha utilizzato il suo lavoro per trasmettere consigli sul web: ”Condividere sui social ogni giorno un trattamento casalingo per la cura di viso, corpo e capelli diverso non solo mi tiene impegnata, mi fa sentire vicina a voi, mi distrae, mi motiva, è anche un modo per apprendere e crescere di più”.

Ma nonostante la voglia di andare avanti e di affrontare questa situazione cercando di impegnarsi le giornate, in tutti si avverte una sofferenza legata alla mancanza di libertà nel poter svolgere le semplici attività quotidiane e la vita di cui spesso ci lamentiamo, essendo così frenetica.

Mancano le semplici cose: una passeggiata con un amico, vedere la propria famiglia come ci racconta B.: “Mi manca la naturalezza dei contatti umani, è brutto non potersi toccare e imporsi di mantenere la distanza”. M.invece racconta: “Mi manca l’entusiasmo che prima c’era anche nelle piccole cose, ora sembra che ovunque mi giri ci sia solo panico e preoccupazione”.

Nonostante le differenze di età che caratterizzano questi racconti, si percepisce in tutti uno malessere soprattutto legato all’assenza del contatto con le persone care, i familiari, il fidanzato, le amiche.

Come racconta una dolce nonnina: “In questo periodo mi manca la mia famiglia, gli affetti che sono l’unica cosa che ti rimani alla nostra età . Mi manca preparare il pranzo e condividerlo con loro.”

Inoltre, la maggioranza di loro, consiglia all’Italia di essere forte, di tenere duro, di rispettare le regole e i decreti che ci vengono imposti dalle autorità, perché la costrizione è dura da accettare ma necessaria per salvaguardare noi stessi e gli altri. In molti quelli che si augurano maggior senso civico, aiuto reciproco e collaborazione.

Insomma le persone si scoprono fragili più che mai, si scoprono vogliose delle piccole cose, dei legami profondi, degli abbracci e della vicinanza con i propri cari. Riscoprono sé stesse, si ascoltano di più, riconoscono l’importanza di chi gli sta accanto e l’importanza del vivere in un paese libero.

Le persone stanno cambiando, l’Italia sta cambiando, siamo tutti più uniti, non esistono più differenze tra Nord e Sud, tra giovane ed anziano, tra ricco e povero, siamo tutti in casa ad aspettare che questo incubo finisca per poter vivere ogni giorno con più gioia godendoci le piccole cose.

Christelle Sammartino – Dottoressa in Psicologia

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