L’emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19 ha scoperchiato il vaso di Pandora delle ormai insostenibili inefficienze del sistema sanitario, tanto di quello nazionale quanto del locale.
Così si apre il Manifesto del nuovo Coordinamento Provinciale Salute di Salerno (CPS da qui in avanti), nato dall’unione di battaglie sociali di associazioni e cittadini, che in questi mesi abbiamo seguito anche come PaeseSud.
QUELLA REALTA “POCO CHIARA”
Le manifestazioni sotto ASL e ospedali, le lettere di denuncia alle autorità competenti e i documenti ufficiali che abbiamo pubblicato, sono le sfumature di una fotografia che ha inchiodato la realtà dei fatti: ci sono stati errori gravi per inefficienze anche pregresse e perpetrate nel tempo.
Nessuno è un portatore di verità assolute e sarebbe arrogante anche da parte nostra pensare di averne tra le righe di questo giornale. Eppure, per quanto i nostri territori e le relative amministrazioni si siano trovati di fronte alla più grande emergenza mondiale degli ultimi 20 anni, è proprio durante gli stati emergenziali che vengono al pettine qualità o gravi criticità radicate in un sistema. E i fatti sono fatti, molti li abbiamo documentati sulla pelle dei nostri concittadini.
LA STANCHEZZA DEI CITTADINI
<<Dieci mesi sono sembrati 10 giorni ripetuti in un loop infinito, nel quale le amministrazioni (locali e nazionali) si sono mostrate continuamente impreparate, come se fossero sempre i primi dieci giorni di pandemia>>, cita ancora il Manifesto del CPS.
Dal punto di vista puramente giornalistico non posso confermare pienamente la citazione, ma non posso certamente smentirla, per i motivi poc’anzi illustrati e per la narrazione di fatti accertati finora, portata avanti durante tutta la pandemia da Covid.
Le gravi ammissioni dell’ASL territoriale; i gravi ritardi per tamponi, assistenza ai positivi e le mancanze delle USCA; la chiusura di interi reparti ospedalieri; l’interruzione di tutti i servizi ambulatoriali (TAC, ecografie, radiografie, scintigrafie, visite ginecologiche, ecc); il collasso generale della medicina territoriale e il mancato coordinamento tra medici di base, pediatri di libera scelta e le strutture preposte all’emergenza per decreti legge.
LA REAZIONE
Ormai è <<maturo il tempo per prevedere la nascita di un Coordinamento Provinciale Salute di Salerno, che sia in grado di intervenire su tutti i territori e di unire gli sforzi per cambiare lo stato in cui versa il nostro sistema sanitario e per ricostruire il diritto alla cura>>, cita l’articolo 2 del Manifesto del CPS.
Con questo spirito si è costituito il CPS, un coordinamento di cittadini e realtà associative che hanno deciso di unire le forze, con le quali nell’ultimo anno si sono battuti per obiettivi e interessi comuni e comunitari: primi tra tutti il diritto alla cura e il miglioramento del sistema sanitario territoriale, o medicina di prossimità.
Durante le riunioni online e le manifestazioni fisiche, è stato ribadito costantemente che <<il sistema “ospedalo-centrico” ha fallito, lasciando spazio alla necessità di una organizzazione della medicina territoriale>>.
IL COORDINAMENTO
Tutte le associazioni e i cittadini membri del CPS di Salerno si sono dati obiettivi sia a lungo termine che nel breve periodo.
<<Il macro-obiettivo a lungo termine è quello di costruire uno spazio fortemente politico, apartitico, nel quale far convergere istanze che riguardino la “cura della salute” della nostra Comunità>>, cita il Manifesto, e continua definendo il CPS <<uno spazio in cui all’occorrenza vengano messe a disposizione di tutti le competenze e le esperienze di cittadini e soggetti sociali già impegnati, in modo da produrre documenti, materiali e istanze per le cause sociali condivise>>.
LE PROPOSTE CONCRETE
La prima battaglia, cha ha poi principalmente condotto alla stessa nascita del CPS, è e sarà quella per l’istituzione della Consulta della Sanità, prevista per legge mai attivata, a Salerno e in tantissimi altri territori, come abbiamo spiegato nell’articolo dedicato. Uno strumento con cui periodicamente i cittadini possono confrontarsi direttamente con rappresentanti delle amministrazioni e istituzioni per ricevere aggiornamenti, documenti ed effettuare monitoraggio sullo stato del sistema sanitario locale.
La trasparenza, la grande assente di cui tanto si è sentita la mancanza durante l’emergenza Covid, è infatti al centro delle attività e degli obiettivi del CPS, tra cui c’è anche quello della pubblicazione di una Carta della Sanità, una carta dei servizi (anche questa già prevista per legge) che sia chiara, semplice, accessibile a tutti e che spieghi in modo coinciso quali sono tutti i servizi a disposizione del cittadino sul territorio, come si accede, chi li gestisce, quando e perché.
Ultima, ma non per importanza, è la proposta sulle Case della Salute, centri di prossimità per il cittadino con medici di medicina generale, pediatri, medici della guardia medica e specialisti. L’obiettivo è quello di garantire assistenza medico-sanitaria per l’intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana.
LA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE
Oggi (lunedì 1 febbraio 2021) si è tenuta online la conferenza stampa di presentazione ufficiale del Coordinamento Provinciale Salute di Salerno. Sono intervenuti anche Margaret Cittadino – Cittadinanza Attiva, Salvatore Raimondi – Tribunale dei diritti del malato, Rolando D’Elia – Anaao Assomed, Grazia Montoro – L’altra Nocera Solidale, Lambros Andreou – Salerno in Piazza, Gerardo Lupi Milite – PaP Cava de’ Tirreni. Interventi a testimonianza di una coesione territoriale estesa a tutta la provincia di Salerno, oltre la città capoluogo.
Marco Giordano