Vaccini, in arrivo milioni di dosi. Il Governo invoca una regia unica e turni di notte

Quattro milioni e mezzo di dosi che si sommano al milione e mezzo già depositate nei frigoriferi. Già prima di Pasqua le regioni avranno a disposizione una scorta di vaccini molto più consistente, in grado di raddoppiare il numero giornaliero di somministrazioni. Imprimere un cambio di passo alla campagna vaccinale presuppone però un’organizzazione più capillare e articolata, soprattutto per quel che concerne la base logistica delle regioni, ancora poco attrezzate per ricevere fiale e iniettarle in un arco di tempo ristretto. In alcune regioni, addirittura, le piattaforme digitali che regolano le prenotazioni hanno accusato un sovraccarico, dando segnali di cedimento. Da qui l’allarme di Palazzo Chigi, che teme il tilt e rallentamenti a catena. Da qui il suggerimento di utilizzare la piattaforma di Poste Italiane, considerata solida e affidabile dal punto di vista informatico. Il commissario Figliuolo monitora i vari territori e si appresta a spedire esperti in pianificazione per accelerare i tempi. Un’operazione che passa attraverso la costituzione di squadre dedicate alla somministrazione a domicilio per gli anziani e per il rispetto dell’ordine stabilito dalle disposizioni nazionali, anche e soprattutto in merito alle liste di riserva. L’altra direttiva partita da Roma è l’allungamento degli orari di apertura dei centri vaccinali. Vaccinando anche di notte se necessario.

Nel frattempo la campagna vaccinale viaggia a più velocità. Nonostante le difficoltà registrate in varie zone del Mezzogiorno, la Campania, che ha superato quota 668mila vaccinati, può contare sul record di vaccinazione per gli amministrativi: nessuna regione ha protetto così tanto quel settore. Palazzo Santa Lucia ha deciso di puntare sui dipendenti Asl o di aziende ad esse collegate, sugli addetti alla segreterie o sui lavoratori in ditte d’appalto molto di più di quanto fatto con medici e infermieri. Il governatore, però, continua a sbandierare il risultato di una sanità covid-free. Senza dubbio, la copertura totale del personale sanitario continua a rappresentare un obiettivo primario dell’intera campagna.

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