Associazione Sportello Rosa: un faro di speranza nella lotta contro la violenza di genere

Nella battaglia per la giustizia e la protezione delle vittime di violenza di genere, l’Associazione Sportello Rosa di Salerno emerge come un punto di riferimento fondamentale. Fondata nel 2018 con l’arduo compito di sradicare un’autentica piaga sociale, questa virtuosa realtà, presieduta dall’avv. Gabriella Marotta, si distingue per il suo impegno incrollabile nella prevenzione e nel contrasto della violenza, garantendo un rifugio sicuro per chi ne ha bisogno.

Le sue finalità, improntate alla solidarietà e all’utilità sociale, si concentrano sulla tutela delle vittime di violenza, con una particolare attenzione rivolta alle donne e ai minori. Un aspetto cruciale del lavoro dell’associazione è la gestione di alloggi sociali, in linea con il decreto ministeriale del 22 aprile 2008, che forniscono un rifugio sicuro per coloro che fuggono da situazioni di violenza domestica. Un lavoro di tutela e prevenzione, dunque, che passa anche per l’educazione, l’istruzione e la formazione professionale, oltre alla promozione di attività culturali che mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi sociali.

L’impegno costante dell’Associazione Sportello Rosa nel contrastare la violenza di genere non è passato inosservato, permettendo all’avv. Marotta di ricevere – in veste di presidente – numerosi riconoscimenti e stringere collaborazioni preziose. L’ultima iniziativa che vede coinvolta l’associazione è il progetto “Da Donna a Donna”, ideato dalle donne della Questura di Salerno in collaborazione proprio con l’Associazione Sportello Rosa. Il progetto è stato concepito in occasione del 172º anniversario della Polizia di Stato, celebrato il 10 aprile, durante il quale l’associazione ha presenziato all’interno del “Villaggio della Polizia”, allestito nella Villa Comunale della città, dalle ore 10.30.

Presso lo stand dell’associazione, sono stati esposti gli oggetti creati dalle donne della Questura di Salerno, donati con l’intento di raccogliere contributi per un fondo speciale destinato alla tutela delle vittime di violenza. È stato inoltre possibile ritirare la brochure informativa realizzata dalla Polizia di Stato dal titolo “…questo NON è AMORE”, oltre agli opuscoli dell’associazione e ricevere informazioni dirette sul tema della violenza di genere.

Un progetto, questo, che non ha intenzione di fermarsi: è previsto infatti un programma più ampio sulla tutela delle donne vittime di violenza, che vedrà ancora una volta la partecipazione attiva dell’Associazione Sportello Rosa.

La presidente dell’Associazione, l’avvocato Maria Gabriella Marotta, si è espressa con gratitudine per l’invito ricevuto, ringraziando il Questore Giancarlo Conti e tutte le donne della Questura di Salerno per la donazione e il coinvolgimento in questa importante iniziativa.

Come detto, l’Associazione Sportello Rosa è un vulcano di progetti e attiva sul territorio provinciale con varie altre iniziative volte alla tutela delle vittime di violenza, donne e minori. Tra queste spiccano il tavolo tecnico interistituzionale permanente istituito nella sede della Provincia di Salerno e il progetto delle Cassette Rosse, un autentico fiore all’occhiello della realtà salernitana. “Abbiamo installato la prima cassetta il 5 ottobre nel 2022 a Mercato San Severino”, racconta la presidente Marotta, ”Successivamente ne abbiamo posizionate altre a Salerno, a Bellizzi, a Santa Maria di Castellabate e Battipaglia, sottoscrivendo un accordo con tutte le Banche di Credito Cooperative. Ad oggi, solo nel salernitano, si contato un centinaio di cassette rosse che permettono di effettuare richieste di aiuto in modo anonimo e che vengono gestite dalle professioniste dell’associazione, garantendo un canale sicuro e riservato per chi si trova in situazioni di pericolo.”

Prevenzione che vede nell’educazione la sua chiave di volta. “Arrivare a non aver più bisogno di cassette rosse o strumenti analoghi è utopia, tuttavia è necessario partire dalle scuole. Manca educazione sentimentale e educazione al rispetto. Si deve parlare di rispetto in forma trasversale e nei modi giusti. Spero di portare numerosi progetti all’interno delle scuole dal prossimo anno scolastico. Applicherei un approccio laboratoristico, usando l’arte per veicolare dei messaggi. Sceglierei il teatro e la lettura. I ragazzi hanno voglia di parlare e confrontarsi molto, spesso siamo noi a non ascoltarli.”

L’impegno e la dedizione dell’Associazione Sportello Rosa continuano dunque a essere un faro di speranza per tutte le vittime di violenza, offrendo loro non solo sostegno concreto, ma anche la certezza che non sono sole nella loro lotta per una vita libera da violenza e oppressione.

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