Vaccini, dopo ultraottantenni priorità a soggetti con patologie. Da Pasqua vaccinazione di massa

Una volta completata la vaccinazione agli ultraottantenni la priorità verrà concessa ai soggetti estremamente vulnerabili per particolari patologie, indipendentemente dall’età. Lo prevede la bozza relativa all’aggiornamento del Piano nazionale vaccinazioni per SarsCov2, come rivelato dall’Ansa.

I soggetti estremamente vulnerabili sono quelli con patologie valutate come particolarmente critiche in quanto correlate al tasso di letalità associata a Covid-19. Si tratta di soggetti con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità. 

Seguiranno le persone tra 75 e 79 anni; tra 70 e 74 anni; persone con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni; persone tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico; persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico. Alle prime 5 categorie andranno i vaccini a mRna, alla sesta quello AstraZeneca. Il documento di aggiornamento delle categorie e dell’ordine di priorità per la vaccinazione è stato elaborato dal Ministero della Salute in collaborazione con Aifa, Iss e Agenas, tenendo conto della riduzione dei vaccini disponibili nella prima fase della campagna di immunizzazione. Il documento è stato oggetto di confronto con il Comitato nazionale di bioetica. Verrà ora discusso in Conferenza Stato-Regioni.

Oggi in tutte le Regioni italiane arrivano le prime dosi del vaccino AstraZeneca. Saranno somministrate alla popolazione tra i 18 e i 55 anni. “Potremo iniziare a proteggere chi lavora nelle scuole, nelle università, le forze dell’ordine e le altre categorie esposte. Questo ci consentirà di accelerare la campagna di vaccinazione ed essere più forti nella lotta contro il Covid-19”. Così il Ministro della Salute, Roberto Speranza.

Da aprile in poi il Sistema Sanitario sarà in grado di vaccinare 10 milioni di cittadini al mese. A sostenerlo, il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco AIFA, Nicola Magrini in un’intervista rilasciata all’edizione odierna del Corriere della Sera. Magrini annuncia che da Pasqua scatterà la vaccinazione di massa: “Cominciamo dai più esposti, forze dell’ordine e insegnanti, con un vaccino come quello AstraZeneca che ha dimostrato buona efficacia e si potrebbe aumentarla con una seconda dose a 12 settimane”.

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