Terapie intensive in affanno e aumento dei sintomatici: Campania a rischio zona rossa

Un trend regionale che sembra inarrestabile: dal 24 febbraio a oggi la Regione Campania è sempre stata sopra i duemila positivi al giorno, tranne che in una giornata, il 1 marzo con poco più di 1.800 positivi ma su soli 14.600 tamponi. Sono 2.635 i nuovi casi di positività registrati nelle ultime 24 ore in Campania su un totale di 26.533 tamponi (di cui 6.783 antigenici). La percentuale di tamponi positivi sui tamponi processati è pari al 9,93%. La curva cala lievemente dopo il picco di ieri del 13,4%. Dei nuovi positivi 168 sono risultati sintomatici. Sono 40 i nuovi decessi inseriti nel bollettino odierno diffuso dall’Unità di crisi della Regione Campania, 15 dei quali avvenuti nelle ultime 48 ore e 25 avvenuti nei giorni scorsi ma registrati ieri. Preoccupa l’incremento dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 137 negli ospedali campani. Sulla piattaforma del Ministero della Salute, la Campania è terza tra le regioni d’Italia per numero di contagi dopo la Lombardia e il Veneto, seconda calcolando esclusivamente i dati odierni. Napoli è la terza provincia d’Italia per numero di contagi, seguita da Caserta e Salerno.

Nel salernitano, l’Agro Nocerino-Sarnese si conferma l’area della provincia più esposta alla diffusione della variante inglese. Sarno (41), Scafati (35), Angri (38), Nocera Inferiore (30) i Comuni che presentano il dato più critico in relazione ai nuovi casi di positività. A Salerno città il dato odierno si attesta a quota 53.

In Italia al 18 febbraio scorso la prevalenza della cosiddetta ‘variante inglese’ del virus Sars-CoV-2 era del 54,0%, con valori oscillanti tra le singole regioni tra lo 0% e il 93,3%, mentre per quella ‘brasiliana’ era del 4,3% (0%-36,2%) e per la ‘sudafricana’ dello 0,4% (0%-2,9%). La stima proviene da uno studio condotto dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. La variante inglese sta diventando quella prevalente nel Paese e, in considerazione della sua maggiore trasmissibilità, per l’Iss occorre rafforzare le misure di mitigazione.

L’unica barriera contro l’avanzare del virus, trainato in particolare dalla variante inglese, è rappresentata dal decollo definitivo della campagna vaccinale. In attesa di un punto di svolta a livello nazionale, il piano della Regione Campania prevede migliaia di convocazioni del personale scolastico e sanitario: nelle corso delle prossime due settimane bisognerà approfittare della chiusura delle scuole disposta dall’ordinanza della Regione proprio per scongiurare il dilagare del contagi prima della somministrazione del vaccino. La Campania è in linea con il trend nazionale per popolazione somministrata (7%) ma detiene il primato per dosi somministrate al personale scolastico. Al 2 marzo, in Campania sono state superate 41.000 somministrazioni, pur trattandosi di un dato parziale, riferito soltanto ad alcuni centri: a Salerno città, ad esempio, gli insegnanti saranno sottoposti a vaccino soltanto a partire dai prossimi giorni. Un ritardo, assicurano dalle Asl, che non dovrebbe impedire di concludere l’opera entro 15-20 giorni. A Salerno saranno due i poliambulatori dell’Azienda Sanitaria Locale (Via Vernieri e Pastena) ad ospitare i centri vaccinali per la somministrazione del vaccino AstraZeneca al personale scolastico. Massiccia è anche la somministrazione agli over-80, che vede la Campania tra le prime Regioni in Italia.

Bisogna, tuttavia, fare i conti con due grandi criticità: la carenza dei vaccini e le varianti.
Gli esperti ci dicono, infatti, che la variante inglese del virus si sta diffondendo sempre più in Italia e anche in Campania, e che l’età media dei nuovi infetti sta calando in modo repentino. Le possibilità che la regione finisca in zona rossa a partire dalla prossima settimana sono elevate. Tutti i segnali inducono a ritenere che, qualora nei prossimi giorni dovesse permanere il trend in crescita dei nuovi positivi al virus e la pervasiva diffusione delle varianti, con ogni probabilità saranno adottate misure maggiormente restrittive. La decisione sarà assunta venerdì, subito dopo il report settimanale dell’Iss.

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