Sui territori parte la mobilitazione per accogliere i profughi afghani

Si moltiplicano le iniziative per organizzare l’accoglienza dei profughi afghani. Dopo la Regione Campania, che ha messo a disposizione le proprie strutture sanitarie tramite la Protezione Civile regionale, dando la disponibilità al Governo all’accoglienza di cooperanti e collaboratori della missione italiana in Afghanistan, provenienti da Kabul, negli ultimi giorni il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Sociale Vallo di Diano Tanagro Alburni ha dato la disponibilità ad ospitare profughi e rifugiati dall’Afghanistan. “E’ un dovere il nostro, è una responsabilità morale alla quale nessuno di noi si può sottrarre; dare aiuto ed ospitalità a donne, bambini ed uomini che fuggono da una sorte segnata – ha affermato il presidente del Consorzio Sociale, Vittorio Esposito – abbiamo raccolto le voci dei sindaci del territorio, ma soprattutto abbiamo raccolto le emozioni e la tristezza dei cittadini del Vallo di Diano, del Tanagro e degli Alburni sconvolti per le immagini che arrivano dall’aeroporto di Kabul. La nostra solidarietà e vicinanza al popolo afghano è ora una priorità assoluta. Apriamo quindi le nostre porte ai profughi afghani mettendoci già da ora a disposizione del Governo e del sistema di Protezione Civile regionale per accoglierli. Se necessario creeremo un coordinamento territoriale per la gestione dell’emergenza in grado di pianificare l’accoglienza”.

All’aeroporto di Kabul, madri disperate consegnano i loro bambini nelle mani di soldati stranieri con la preghiera di portarli in salvo, lontano da lì, dove il dolore della separazione fa meno paura della vendetta dei miliziani islamici tornati al potere. “Siamo pronti ad accogliere chi fugge dall’Afghanistan per cercare scampo dalla violenza dei talebani – ha affermato Marzia Manilia membro del Cda del Consorzio – nei prossimi giorni promuoveremo iniziative con le associazioni del terzo settore e del mondo del volontariato del comprensorio per concretizzare gesti di solidarietà a favore dei bambini e delle donne, innanzitutto che fuggono dall’Afghanistan. La nostra terra ha sempre dimostrato di essere molto accogliente ed anche stavolta faremo la nostra parte. Lavoreremo come Consorzio Sociale a modelli di accoglienza diffusa, metteremo in piedi un coordinamento con le organizzazioni nazionali di gestione dei rifugiati e con la Diocesi di Teggiano Policastro per implementare le forme di accoglienza. Stiamo seguendo minuto per minuto la situazione, attendiamo che il Ministero degli Interni dia indicazioni su come organizzare l’accoglienza; noi intanto siamo pronti e disponibili”.

Nel frattempo l’Anci Campania ha diffuso le linee guida ai Comuni per organizzare l’accoglienza. Se un Comune è già titolare di un progetto SAI può contattare il Servizio Centrale per verificare la disponibilità di posti da mettere a disposizione per l’accoglienza dei cittadini afghani in arrivo in Italia. Si ricercano prevalentemente posti per nuclei familiari. Se un Comune non è titolare di un progetto SAI, né è già sede di strutture SAI può innanzitutto manifestare il proprio interesse ad aderire alla rete SAI scrivendo direttamente ad ANCI alla mail commissioneimmigrazione@anci.it. Oppure può mettersi in contatto con il Comune più vicino già facente parte della rete SAI per valutare la possibilità di attivare nuovi posti di accoglienza sul territorio comunale. ANCI ha formalmente concordato con il Ministero dell’Interno la pubblicazione, a breve, di un avviso per il finanziamento di un ampliamento dei posti del SAI; quando sarà pubblicato, la disponibilità da parte di nuovi Comuni consentirà di allargare la rete di accoglienza diffusa, con una maggiore distribuzione dei posti sui territori di più Comuni.

Riproduzione riservata ©