Start-up campane, digitale e innovazione ai tempi del Coronavirus

Start up Salerno e Campania

L’attuale quadro socioeconomico e finanziario italiano appare molto drammatico. Molti paragonano tale realtà alla crisi mondiale che abbiamo vissuto nel 2008, altri ancora ricordano il crollo del ’29 e non possono fare a meno di pensare al fatto che, anche in quel caso, la crisi economica era stata favorita non solo dallo scoppio e dalla fine della Prima Guerra Mondiale, ma anche dalla diffusione di una terribile Pandemia, l’Influenza Spagnola.  

Tutti noi ci auguriamo di fronteggiare al meglio la situazione che stiamo vivendo consci del fatto che, nel nostro caso, la rinascita dell’economia sarà favorita da alcuni fattori importanti, come l’innovazione e la propulsione dal basso, ovvero il lavoro di giovani imprenditori che abbiano voglia di mettersi in gioco e creare qualcosa di nuovo. Le Start-up in particolare, secondo alcuni, da un lato saranno costrette ad affrontare sfide maggiori, dall’altro avranno la possibilità di cimentarsi in qualcosa di nuovo, facendo della crisi economica il loro punto di forza.

Il termine Start-up viene attribuito all’imprenditore Steve-Blank e indica la nascita di una realtà imprenditoriale innovativa, talvolta temporanea, che si immette nel mondo dell’economia, del business, portando con sé nuove idee e nuove logiche di mercato. Grazie alla capacità di reinventarsi quotidianamente, i membri delle start-up, generalmente giovani imprenditori, investono tempo e denaro per diffondere nuove idee, iniziative che possano favorire il benessere collettivo.

La crisi economica causata dalla pandemia di Coronavirus ha messo a dura prova numerose realtà locali, ma è proprio da qui che, grazie ai fondi europei, le Start-up stanno cercando di ripartire.

Start-up campane, digitale e innovazione ai tempi del Coronavirus. Vediamo alcuni esempi

Sul territorio nazionale e su quello locale, sono numerosi gli esempi di microaziende le quali, grazie al digitale, hanno sperimentato nuovi metodi di guadagno, creando applicazioni utili a garantire la sicurezza e il distanziamento sociale in un periodo così delicato, per dare la possibilità a tutti di ripartire in totale sicurezza.

Prenotare da casa, tramite app, il proprio lettino all’interno di uno stabilimento balneare è l’idea di due giovani imprenditori del casertano, soci della A2 Consulting, Giuseppe Avenia e Rodriguez Arzillo. La app, dal nome ‘O Sole mio, nacque la scorsa estate e fu testata su un campione di circa duecento lidi, ma quest’anno potrebbe avere la possibilità di estendersi maggiormente.

Dal relax alla buona tavola, Foodology – una Start-up salernitana – ha messo a punto un nuovo metodo per ordinare cibo e bevande direttamente a casa propria, sfruttando al massimo il progresso digitale che tanto caratterizza la società moderna.

Foodology, la cultura enogastronomica in digitale

La società Foodology nasce come promotrice della cultura enogastronomica a livello locale e come consulente per attività commerciali quali ristoranti et similia. Vedendo lo scenario attuale nettamente mutato e l’impossibilità di assembrarsi attorno alla stessa tavola, la società ha digitalizzato il suo operato, offrendo supporto e corsi di aggiornamento a distanza per le categorie alimentari, maggiormente colpite dalla crisi.

L’universo innovativo delle Start-up trae grande vantaggio anche e in misura maggiore da quello che è stato definito MedTech, un particolare utilizzo, tecnologico e digitale delle tecnologie biomediche, il quale unisce apparecchiature all’avanguardia a sistemi di cura e prevenzione di malattie.

La Start-up Grind, nel corso dei lunghi mesi di lockdown, ha investito gran parte del suo tempo in vere e proprie video conferenze che potessero offrire chiarimenti e informazioni utili sull’impiego del MedTech ai tempi del Covid-19, con seminari dedicati alla tecnologia ingegneristica che si unisce alla sanità per garantire nuovi approcci verso le terapie, le diagnosi e le cure delle più note malattie, con un piccolo sguardo verso la chirurgia d’avanguardia.  

Restando nel campo medico – per così dire – anche la Soft Mining Srl, Start-up dell’Università degli Studi di Salerno, ha offerto il proprio contributo nell’ideazione e nella sperimentazione di una app che, tramite collegamenti bluetooth o wi-fi – senza utilizzare il gps – possa tracciare l’eventuale presenza di contagi nella più totale riserva della privacy grazie all’utilizzo di strumenti diversi rispetto al tanto discusso geolocalizzatore. I cellulari potranno così comunicare tra di loro alla “vecchia maniera”, unendo tradizione e innovazione.

Digitale, Innovazione e Fondi Europei sono le parole chiave legate alla tanto agognata rinascita che si spera seguirà la crisi economica, nazionale ed europea, causata dall’attuale emergenza sanitaria. Una nuova sfida per tutti ma, in particolare, per le start-up e i giovani imprenditori i quali saranno partecipi del processo di transizione digitale, diventando cittadini europei attivi, in un territorio europeo e globale.  

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