Capitignano si vestirà a festa, come d’abitudine, in occasione di San Martino. Santo patrono del borgo di Giffoni Sei Casali, è anche simbolo dei sapori dell’autunno, particolarmente identificativi per questo territorio.
L’occasione per degustarli sarà la tre giorni che si dipanerà da venerdì 8 a domenica 10 novembre: un concerto di gusto, mostre, musica e celebrazioni religiose.
“E’ un rito che si compie e vede l’intera comunità unirsi con l’obiettivo comune di accogliere e raccontare la nostra cucina e i nostri prodotti tipici”, sottolinea il presidente dell’Associazione San Martino Vescovo, Giovanni Di Muro.
“San Martino: castagne e vino” rappresenta ormai un appuntamento con le tipicità locali e l’artigianato, con alle spalle un gruppo di volontari di oltre 50 persone dai 13 agli 80 anni.
LA LOCATION. Tra le stradine e lo spazio antistante la Chiesa Madre saranno allestiti piccoli stands artigianali, l’area ristoro, mostre fotografiche e di pittura, nonché gli spazi dedicati alla musica popolare (in programma tutte le sere) ed alla solidarietà.
IL MENU’. Tra i primi piatti gli ziti con braciola e i cavatelli con fagioli e castagne, poi la sfrionzola, il cuzzitiello con soffritto, i panini con broccoli e salsicce, la milza, la cagliata ed il caciocavallo impiccato. Non mancheranno dolci artigianali a base di nocciole e castagne, caldarroste e vino paesano. In particolare vanno sottolineati due tipicità dolciarie che è difficile trovare e che in questo caso saranno realizzate per la festa: le crespelle, crostate di castagna e nocciola e i calzoncelli, qui realizzati con la Pera Pericina (salvata da Slow Food) nel ripieno.
IL PRANZO DELLA DOMENICA. Anche quest’anno, oltre ad avere la possibilità di cenare nel borgo tutte le sere, “San Martino castagne e vino” dà appuntamento al pranzo domenicale, a partire dalle ore 12:30, al costo simbolico di 10 euro.
IL BORGO. Interessante la possibilità, solo in occasione dei tre giorni di festa, di visitare il campanile della Chiesa di San Martino Vescovo da cui è possibile godere di un paesaggio mozzafiato sui Monti Picentini fino al mare e la cripta all’interno della Congrega.