Salernitana, Ventura non fa drammi: “Buona compattezza, ma serve più coraggio”

Non fa drammi Gianpiero Ventura, pur analizzando gli aspetti negativi del ko di Chiavari contro l’Entella. Il tecnico granata loda la compattezza dei suoi, ma incita i suoi in vista del doppio impegno casalingo con Cremonese e Juve Stabia.

Abbiamo preso un gol assurdo, se avessimo mantenuto il pareggio, e trovato il gol alla fine invece della traversa, avremmo potuto anche vincere. Abbiamo giocato al di là di qualche sfumatura con una buona compattezza, se l’avessimo avuto contro il Pisa nel secondo tempo avremmo vinto. Poi si può e si deve fare meglio, ma conosciamo le nostre difficoltà e stiamo lavorando su questo. Ci sono ancora 8 partite che possono dire tante cose, che non siamo all’altezza, che ci siamo dimostrati molto più all’altezza di quanto pensavamo all’inizio. Sul piano dello sviluppo è un passo indietro, su quello dello compattezza è un passo avanti. Dobbiamo riprendere a fare quello che sappiamo fare.

Contraccolpo dal punto di vista psicologico?

Se non succede niente in questi due giorni Lombardi dovrebbe essere della partita con a Cremonese, un giocatore si fortifica dopo una sconfitta, dove c’è stato un segnale di compattezza, se non abbassa la testa, ma percepisce che è iniziato un percorso e capisce cosa serve per fare un passo avanti. Se entra in campo una squadra impaurita dobbiamo avere l’umiltà di dire che abbiamo fatto un passo indietro, è il campo a dare le risposte. 

Si poteva imbucare in mille situazioni, dobbiamo avere un attimo di pazienza, perché se vogliamo diventare un po’ più squadra serve prendersi qualche responsabilità in più, ma non sono deluso, quanto amareggiato. Sono molto più deluso della partita con il Pisa che dopo stasera, sulla compattezza di squadra per me questo è un segnale importante. Poi dobbiamo sviluppare anche gioco, ma io aspetto sempre il campo e se devo essere onesto sono fiducioso. Oggi abbiamo giocato poco, ma ci abbiamo messo un pizzico di cuore in più. 

Turnover? Tutto questo turnover non l’ho visto. Dziczek aveva bisogno di riposare ma abbiamo cambiato per reparto. Poi ho dovuto fare di necessità virtù: non avevo nessuno a destra e ho schierato Kiyine, Lopez ha 35 anni e poi Curcio ha fatto bene.

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