Qualità della vita 2019: vince Milano, Salerno 86°

Per il secondo anno consecutivo Milano vince la Qualità della vita 2019, la graduatoria del Sole 24 Ore giunta ormai alla trentesima edizione. Sul podio si confermano le provincie dell’arco alpino (Bolzano e Trento). Leggeri miglioramenti, invece, per Roma che scavalca tre posizioni e si classifica diciottesima.

Continuano, invece, le difficoltà per le città del meridione: Caltanissetta occupa l’ultimo posto per la quarta volta nella storia dell’indice dopo le performance negative del 1995, del 2000 e del 2008. Foggia (105°) e Crotone (106°) la precedono di poco.

In Campania, invece, Napoli si piazza all’80° posto, seguita da Salerno 86° con Caserta al 93°, Avellino al 94° ed infine Benevento al 95°.

Quest’anno, per la prima volta, sono stati presi in considerazione nuovi parametri che incidono sul benessere della popolazione.

Sono saliti a 90, infatti, gli indicatori suddivisi in sei categorie (ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia e società, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, tempo libero) necessari per stilare la classifica delle città italiane.

Rispetto alle edizioni precedenti è stato preso in considerazione un indice del clima, in grado di di raccontare con dieci sotto-indicatori le specificità climatiche del luogo: soleggiamento, eventi estremi, nebbia, ondate di calore e tanti altri parametri.

Sono stati potenziati con l’indice della salute i parametri che raccontano la speranza di vita ed il rischio di mortalità, grazie all’accesso ai servizi sanitari. Considerati per la prima volta anche i valori di indebitamento delle famiglie italiane e osservati anche i nuovi reati quali violenze sessuali ed estorsioni. Infine, è stata analizzata anche la qualità del tempo libero attraverso la diffusione di palestre, iniziative sportive per bambini, biblioteche e strutture ricettive per il territorio.

La classifica finale fotografa le 107 province italiane cercando di mettere in luce le località in cui si vive meglio e quelle i cui si registrano record negativi. In particolar modo, si è cercato di evidenziare la gravità di alcune città del sud della penisola nelle quali permane un gap in tutti i servizi con i centri settentrionali.

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