Ponte sull’Asa, necessaria la demolizione. Litoranea spezzata in due almeno fino a maggio

Il pronunciamento dei tecnici dopo le opportune indagini per la valutazione di sicurezza strutturale del ponte che scavalca il torrente Asa proprio alla sua foce, sulla litoranea di Pontecagnano, ha consegnato un quadro cupo sulle prospettive di ripristino della viabilità nell’intera zona. Il ponte dovrà essere abbattuto per poi procedere alla ricostruzione. La Provincia di Salerno ha preso atto della relazione e si è già attivata per disporre misure concrete.

Un duro colpo, l’ennesimo, a una zona che patisce da sempre l’isolamento dovuto alla distanza dal centro urbano, dove sono proliferati negli ultimi anni episodi di microcriminalità. Da una parte la crescente richiesta di sicurezza da parte dei residenti, dall’altra il disagio causato dalla chiusura della strada e dalla viabilità alternativa sull’Aversana che, inevitabilmente, allungano i tempi di percorrenza. Già dalla chiusura del 29 novembre è stato istituito come percorso alternativo preferenziale, nei due sensi di marcia, la SP417 “Aversana” dal km 0+000 al km 4+300 e la SP 173, tra il km. 3+800 ed il km. 5+200. Mentre è consentito unicamente il transito ciclopedonale sul ponte in legno posto parallelamente a valle del ponte. Per la ricostruzione, considerando anche i tempi tecnici e burocratici, occorrerà sicuramente qualche mese. Nella migliore delle ipotesi si stima di terminare i lavori a primavera inoltrata (maggio 2020) per non danneggiare ulteriormente le attività turistiche e balneari della zona durante la bella stagione.

Nel frattempo Sinistra Italiana, che per prima aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica, sferra un duro attacco alla Provincia di Salerno e al suo presidente Michele Strianese. Considerando tardiva la scelta di chiudere il ponte, secondo SI le rassicuranti affermazioni sono state smentite in ogni passaggio della vicenda: “Le incongruenze sono gravissime e denotano la inaffidabilità della Provincia nell’azione di controllo e prevenzione delle infrastrutture di sua competenza. Sarebbe opportuno prevedere da subito un intervento urgente con l’ausilio del Genio Pontieri dell’esercito per montare un ponte temporaneo in attesa di quello definitivo, visto che la realizzazione entro maggio è a dir poco ottimistica e ci auguriamo vivamente di sbagliarci. Il responsabile della viabilità dovrebbe dimettersi o essere rimosso visti i mesi, se non gli anni, passati senza prendere alcuna iniziativa davanti ad una evidente usura della struttura del ponte. Per quanto riguarda il Presidente ci auguriamo che gli elettori sapranno ben valutare il suo operato”.

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