Monitoraggio Iss: “Incidenza ancora troppo elevata”. Indice Rt superiore a 1,25, Campania resta rossa

La Campania, dapprima in procinto di rientrare in zona arancione dopo quasi un mese trascorso in zona rossa, rimarrà nel regime a maggiori restrizioni ancora per due settimane. La situazione della Campania, nonostante i miglioramenti osservati nelle ultime due settimane, non sarebbe ancora compatibile con una promozione nella fascia arancione. L’indice Rt in regione è superiore a 1,25, come confermato dal report settimanale dell’Iss. Le misure si rinnoveranno a partire da martedì 6 aprile. Sono 2.057 i nuovi casi di positività registrati nella giornata di ieri in Campania su un totale di 18.513 tamponi processati, di cui 722 sintomatici. Il bollettino dell’Unità di Crisi regionale riporta 57 decessi e 2.979 guariti. Il tasso di positività si attesta all’11,11%, sostanzialmente in linea con quello registrato l’altro ieri. In merito ai posti letto, sono 155 quelli occupati nelle terapie intensive occupate e 1.558 nelle degenze.

Gli innegabili miglioramenti riscontrati negli ultimi 14 giorni non incidono ancora in maniera decisiva sul quadro generale. L’indice di contagio in tutta la regione è ancora superiore al 10%. Come documenta l’ultimo report della Fondazione Gimbe, nella settimana 24-30 marzo la Regione Campania ha registrato un incremento percentuale dei casi totali di contagio da SARS-CoV-2 del 4,1%; negli ultimi 14 giorni (17-30 marzo) si rileva un’incidenza di 476 casi positivi per 100.000 abitanti ed è prima in Italia per i contagiati Covid19 su 100mila abitanti: sono 1.649. Un incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana (23-30 marzo) comunque inferiore alla media nazionale. La Campania è invece seconda a livello nazionale per numero totale di positivi attivi al momento con 94.205 casi (3.843 in meno rispetto ad una settimana fa). Vi sono alcune zone, come l’hinterland napoletano e l’agro Nocerino-Sarnese, in cui la circolazione delle varianti è sempre molto diffusa e il virus si manifesta in maniera particolarmente aggressiva. Nelle province di Napoli e Salerno si conta un numero di nuovi casi per 100.000 abitanti nelle ultime 2 settimane e un incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana superiori alla media regionale. Dall’Unità di Crisi Regionale sono stati diffusi i dati di proiezione settimanale, elaborati dal Ministero della salute-ISS, che prevedono per la Campania un Rt pari ad 1,31, con intervallo di confidenza (CI) tra 1,27 e 1,34, attestando un nuovo aumento della contagiosità sul territorio regionale.

A livello nazionale l’epidemia rallenta leggermente, cala il numero dei positivi, ma cresce quello dei morti e aumenta la pressione sugli ospedali. Sul piano della campagna vaccinale, solo il 28,3% degli over 80 ha ricevuto le due iniezioni completando il ciclo (il 27,4% ha ricevuto solo la prima dose), l’immunizzazione della fascia d’età 70-79 anni è appena cominciata e mancano dati sulle persone fragili. È quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE sui dati della settimana tra il 24 e il 30 marzo.

Monitoraggio Iss

Per la seconda settimana consecutiva l’incidenza diminuisce leggermente rispetto alla settimana precedente (232.74 per 100.000 abitanti (22/03/2021-28/03/2021) vs 240,3 per 100.000 abitanti (15/03/2021-21/03/2021), dati flusso ISS. L’incidenza, comunque, resta elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti.
Nel periodo 10 – 23 marzo 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,98 (range 0,87– 1,11), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e appena sotto l’uno.

Complessivamente il rischio epidemico si mantiene a livelli elevati con sei Regioni (Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Toscana e Veneto) che hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Tredici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui sette ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e una Regione (Basilicata) e una Provincia Autonoma (Bolzano) che hanno una classificazione di rischio basso. Undici Regioni/PPAA
hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Campania e Valle d’Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Sei Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.

Rimane alto il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (14 Regioni/PPAA vs 12 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento e sopra la soglia critica (41% vs 39% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in aumento da 3.546 (23/03/2021) a 3.716 (30/03/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è anche in aumento e sopra la soglia critica (44%) con un aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 28.428 (23/03/2021) a 29.231 (30/03/2021).

L’Iss ribadisce anche alla luce della ormai ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile.

Disposizioni regionali

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha firmato l’Ordinanza n. 13 del 01/04/2021, “Disposizioni di prevenzione sanitaria in materia di servizi di cura e igiene degli animali da compagnia”. È consentita l’attività dei servizi di cura e igiene degli animali da compagnia (Codice ATECO 96.09.04), che può quindi proseguire, subordinatamente all’osservanza delle seguenti prescrizioni, aggiuntive rispetto ai protocolli già in uso:

– I servizi potranno essere erogati esclusivamente previo appuntamento e autodichiarazione, da parte del proprietario, che l’animale non convive con persone poste in quarantena o affette da COVID-19 ed esclusivamente con modalità che non prevedano l’ingresso dei clienti presso i locali dell’esercizio (modalità consegna animale- toelettatura- ritiro animale) ed evitando la permanenza di persone nei locali preposti.  È obbligatorio l’utilizzo dei dispositivi di protezione personale anche durante i contatti con l’animale.

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