L’estate dell’illegalità: a Salerno e provincia irregolari 47 aziende su 54

Nell’ambito della campagna nazionale “Vigilanza Speciale Sommerso e Sicurezza Estate 2022”, disposta dalla Direzione Centrale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’ Ispettorato Territoriale di Salerno ha programmato e intensificato i controlli ispettivi sul territorio, con mirato riferimento ad attività di maggiore impatto stagionale quali il settore turistico-balneare, i villaggi turistici e i servizi connessi, la ristorazione e gli agriturismi, i locali di intrattenimento.

La vigilanza speciale, sviluppata per 17 giornate, dal 21 luglio al 17 settembre, è stata condotta anche a contrasto di fenomeni di “dumping sociale” e quindi di concorrenza sleale di settore.

Sono state ispezionate complessivamente 54 aziende – aventi sede in 21 comuni – di cui 47 sono risultate irregolari e 7 sono in corso di valutazione istruttoria.

590 i lavoratori escussi a sommarie informazioni in merito al loro rapporto di lavoro, dei quali oltre il 92% di nazionalità italiana.

242 i lavoratori risultati irregolari (pari ad una percentuale del 41% rispetto ai lavoratori trovati intenti al lavoro e sentiti).

Complessivamente, sono stati individuati 168 lavoratori in nero (senza la preventiva comunicazione di assunzione al lavoro e contratto), corrispondenti ad una percentuale del 28%  rispetto al totale dei lavoratori trovati in sede di accesso ispettivo.

31 le aziende destinatarie di provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Sono emerse, già in sede di primo accesso, altre violazioni in materia di lavoro, che riguardano: l’infedele registrazione del Libro Unico del Lavoro, il recupero contributivo, il mancato riposo settimanale, l’omessa consegna prospetto paga, l’omessa consegna contratto di lavoro, la somministrazione e utilizzazione illecita di manodopera, la mancata comunicazione Inail per collaboratori familiari, l’orario di lavoro, il contratto di rete non genuino, il recupero giornate lavorative, la prestazione autonoma occasionale non comunicata, la riqualificazione rapporto di lavoro, l’omessa corresponsione della retribuzione con strumenti tracciabili.

Le sanzioni irrogate o in corso di irrogazione possono complessivamente quantificarsi in oltre 780.000 euro, oltre a recuperi fiscali e previdenziali conseguenti, di cui: sanzioni per lavoro nero in misura minima, Euro 330.120,00; sanzioni per sospensione attività, Euro 102.500,00; sanzioni in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, Euro 219.806,79 .

Sono in corso di valutazione anche la genuinità di un contratto di rete per due aziende retiste, per circa 40 posizioni lavorative, e la somministrazione e utilizzazione Illecita.

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