Le “Vele 2022”: il modello turistico cilentano green e inclusivo

Spiagge indimenticabili, acque cristalline, escursioni, passeggiate, luoghi d’arte che meritano una visita speciale, eccellenze enogastronomiche. Tutto amabilmente intrecciato ad una gestione sostenibile del territorio e ad un’offerta turistica di qualità.

Da oltre vent’anni “Il mare più bello”, la Guida Blu di Legambiente e Toring Club Italiano, stimola e orienta le villeggiature di quanti preferiscono scegliere la propria meta estiva all’insegna della responsabilità e della qualità ambientale, offrendo al lettore un quadro su quanto di buono fanno le amministrazioni locali costiere lungo la nostra penisola per essere all’altezza delle sfide imposte dalla crisi ambientale planetaria. Tante pratiche concrete sulle quali cominciare a cambiare le sorti del Pianeta.

Il Mare più bello 2022 propone il racconto di 45 tra le più belle zone balneari del nostro Paese selezionate fra i 98 comprensori turistici valutati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e la qualità dell’ospitalità.

Le Vele 2022

Grazie all’analisi su specifici indicatori, più di 427 spiagge e 82 approdi turistici sono stati premiati con le Vele:  da 1 vela al punteggio massimo di 5 vele. Anche quest’anno al primo posto della classifica figura la Sardegna, con ben sei comprensori turistici a Cinque VeleSeguono Toscana e Puglia (3 comprensori in ciascuna regione), quindi Sicilia e Campania (2 comprensori a testa) e Basilicata e Liguria (1 comprensorio a Cinque Vele in ciascuna regione). Il Trentino-Alto Adige riceve il maggior numero di riconoscimenti per il turismo lacustre con ben tre laghi su sei a Cinque Vele, seguito da Lombardia, Piemonte e Toscana; ma l’unico lago del Veneto, quello del Mis, conquista il primo posto della classifica.

In Campania le 5 vele sventolano lungo la costa a sud di Salerno che comprende il Cilento Antico e la Costa del Mito: premiate con 5 vele il comprensorio turistico Cilento Antico (con Pollica-Acciaroli e Pioppi, Castellabate, San Mauro Cilento e Montecorice) e la Costa del Mito (con San Giovanni a Piro-Scario, Camerota, Centola-Palinuro e Pisciotta). Anche i comprensori premiati con le Quattro Vele si possono considerare luoghi di grande eccellenza, in grado cioè di coniugare un territorio di qualità con gestione dei servizi di buon livello. Le Quattro Vele sventolano in Campania: con 4 vele premiate la Costiera Amalfitana (con i comuni Positano, Cetara, Amalfi, Vietri sul Mare, Praiano, Maiori, Minori e Conca dei Marmi) e Isola di Capri (con i comuni Anacapri, Capri) e la Penisola sorrentina e Amp Punta Campanella (Massa Lubrense, Vico Equense, Sorrento, Meta e S. Agnello).

Una guida – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – per scegliere un’estate all’insegna non solo del mare pulito ma di un turismo che punta sull’ambiente e sull’inclusività. Una vacanza nuova rispetto a quella di vent’anni fa, più consapevole, fatta di esperienze all’aria aperta, escursioni in bicicletta o trekking, di visite ai borghi storici e ricercati momenti di benessere grazie anche al un solido rapporto di collaborazione con le amministrazioni locali e con gli operatori dei territori del litorale del nostro Paese. Le località campane al vertice della classifica sono quelle che avranno più possibilità di vincere le sfide del futuro, quelle in grado cioè di coniugare al meglio le tematiche ambientali con le prospettive di sviluppo economico, che sapranno più di altre cogliere le opportunità che verranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e tradurle in occasione di rinascita e rafforzamento del tessuto economico e, soprattutto, di quello sociale. Perché- conclude il presidente Legambiente Campania- per uscire fuori da questa crisi dovremo essere non solo più forti, ma anche più green“.

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