Juve Stabia: campionato gialloblu dalle due facce, la rivoluzione di Caserta per scacciare la crisi

Un campionato sino ad ora dalle due facce. Quello iniziato con il 4-3-3, sistema di gioco intervallato dal 3-5-2, con un solo punto conquistato nelle prime sei giornate di campionato, e quello proseguito con il 4-2-3-1, simbolo di una rivoluzione tattica che ha permesso alla Juve Stabia di Fabio Caserta di svoltare la stagione.

I prossimi avversari della Salernitana, dopo un avvio stentato di campionato, segnato da diverse difficoltà, hanno iniziato a macinare punti, ben dieci nelle ultime 6 giornate, a dispetto del misero punto conquistato nelle prime sei. Con il nuovo vestito disegnato dal tecnico gialloblu la formazione stabiese ha iniziato a trovare continuità di gioco e di risultati, grazie anche a un assetto che sarà riproposto domani contro la formazione di Gian Piero Ventura.

Tra i pali fiducia a Russo, mentre in difesa è da registrare il ritorno dell’esperto Tonucci, giocatore la cui assenza ha pesato e non poco sulla tenuta della retroguardia delle vespe, con l’ex centrale del Bari che farà coppia con il vichingo Troest. Linea difensiva che sarà completata da uno tra Fazio e Vitiello sulla corsia destra, (il primo è reduce da alcuni problemi di natura fisica ma dovrebbe stringere i denti), e Germoni, cresciuto nel settore giovanile della Lazio di Claudio Lotito sulla corsia opposta.

In mezzo al campo spazio alla coppia di mediani composti dai giovani Calò e Calvano, ai quali sono affidati compiti in fase di non possesso, da eseguire con dinamismo e generosità, non trascurando però la fase d’impostazione. Il primo è stato acquistato in estate dal Genoa, mentre il secondo è l’elemento che ha permesso a Fabio Caserta di passare al 4-2-3-1 e trovare finalmente l’equilibrio cercato. Alle spalle dell’unica punta, (Forte è in netto vantaggio su Cissè), il trio di trequartisti che dovrà provare a spaccare la partita. Sicuro del posto l’ex Salerno Calcio Canotto, autore di tre gol in campionato e punto di riferimento all’ombra del Menti dopo il passaggio senza particolare fortuna in terra salernitana. Dubbi poi per completare l’undici base, con Melara favorito sul giovane Elia sulla corsia destra, il primo è più esperto e disciplinato tatticamente, il secondo spesso viene lanciato nella mischia a gara in corso. Alle spalle dell’unica punta, uno tra Carlini e Mallamo. Il primo non è al top della forma, il secondo, giovane prodotto del vivaio dell’Atalanta, è reduce dall’esordio con la Nazionale under 20 italiana al torneo 8 nazioni.

Chiaro l’indirizzo che gli uomini di Caserta proveranno a dare al match. Ritmo forsennato sin dalle prime battute, favoriti anche dal campo non particolarmente ampio (il manto sintetico rischia di essere uno svantaggio per la formazione di Ventura), e pressing alto per spezzare sul nascere la manovra della squadra granata, abituata a costruire da dietro l’azione. Solo panchina per gli ex Salernitana Davide Di Gennaro e Alessandro Rossi.

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