Intervista ad Aldo Olivieri, Urban Explorer del Cilento

Viaggi di istruzione sospesi, manifestazioni pubbliche annullate, voli cancellati, confini bloccati, prenotazioni disdette, a partire dai ponti di Pasqua e di Primavera. Una situazione che si prevede continuerà a sussistere per molto tempo ancora, prima di un ritorno alla normalità e alla piena sicurezza. Il turismo è in ginocchio, con pesanti ricadute anche su guide e trasporti turistici, oltre che bar, ristoranti, servizi di intrattenimento ed ogni attività commerciale in tutta Italia. Lockdown. Ai danni oggettivi indotti dal Coronavrus si sommano quelli soggettivi, dovuti alla psicosi collettiva e al linciaggio mediatico di cui siamo vittime e che condizionerà inevitabilmente il settore turistico, in completo allarme rosso. Nonostante gli aiuti economici stanziati dal Governo e dalle Regioni, la vera sfida è e sarà – passata l’emergenza – quella di riabilitare l’immagine del nostro Paese. Il turismo è un bene al quale in Italia non possiamo rinunciare, soprattutto al Sud dove ci sono intere aree che di vivono di turismo, per lo più stagionale. La ripartenza sarà sicuramente graduale, fatta di distanze da mantenere e mascherine da indossare e il settore deve prenderne atto, immaginando nuovi possibili scenari. Ne abbiamo parlato con Aldo Olivieri, Urban Explorer del Cilento, un’area protetta della provincia di Salerno, ed importante meta turistica.

Aldo, sei il Primo Urban Explorer del Cilento. Ci parli di te, della tua passione e del tuo progetto, Hitourist?

Certamente. Sono Aldo, ho 29 anni e da quando avevo 5 anni vivo nel Cilento. Dal 2011 ho deciso di dedicarmi al territorio, prima nel Forum dei Giovani, nell’Associazionismo locale, e poi nella Pro Loco. In questi ambienti, molto sacrificanti, sono riuscito a creare l’esperienza giusta, necessaria, come l’organizzazione, la promozione, la valorizzazione e soprattutto i rapporti con realtà operanti sul territorio, per poter affrontare, nel migliore dei modi, un settore importante come quello del turismo. Allora ho deciso di iniziare a girare e camminare alla riscoperta del Cilento, una terra molto vasta e allo stesso tempo piena di peculiarità, tutte da scoprire. Ecco la figura dell’Urban Explorer, ideata dal mio caro amico Piero Armenti (fondatore de “il mio viaggio a New York”), che ha l’obiettivo di comunicare, attraverso l’uso dei social network, ogni aspetto della propria località. Cibo, storia, tradizioni, eventi, luoghi conosciuti e non, strutture e tanto altro, questi sono i settori che, figure come le nostre, vogliono condividere con gli utenti. Non basta avere il mare, i patrimoni, le eccellenze ecc. adesso bisogna iniziare a saper raccontare le risorse e anche i problemi che una località ha. Ecco che, anche in maniera istintiva, ho fondato nel 2017 Hitourist, un’agenzia turistica che non solo ha come obiettivo quello di promuovere il Cilento in tutte le sue sfaccettature, ma di offrire, attraverso l’esperienza condivisa e provata in prima persona, una serie di servizi utili al turista, come: tour “standard”, cioè con posti conosciuti, ma anche tour esperienziali come il “Sagra in Tour”, e ancora, possibilità di acquistare ticket utili, di organizzare Tourist office efficienti e coordinati nelle località, l’organizzare eventi legati al Cilento, insomma tutto ciò che serve a un territorio ma soprattutto al turista.

Aldo Olivieri in compagnia di Piero Armenti, fondatore de “Il mio viaggio a New York”

Il settore turistico è e continuerà ad essere pesantemente gravato dalle conseguenze dovute allo scoppio dell’attuale pandemia. In che modo stai cercando di arginarle per continuare a promuovere il tuo lavoro e la tua terra?

Come ho anticipato, il mio modus operandi è prevalentemente l’uso dei social network e del web, che ormai sono entranti nelle nostre abitudini quotidiane. Principalmente, ho ripreso a scrivere sul mio blog (www.hitourist.it), questo perché sono impossibilitato a poter uscire e condividere video, come generalmente faccio. Ma ho iniziato a ricondividere video precedenti che ho realizzato, sia sulla pagina Facebook che sul canale Youtube, permettendo, a chi ha voglia, di vedere comodamente da casa le caratteristiche, gli eventi, i luoghi del nostro amato Cilento. I viaggi possono aspettare, ma iniziare a dare uno sguardo a un territorio sconosciuto, ma pieno di potenzialità, penso che faccia solo del bene, oltre a distrarsi un pochino dalla situazione attuale.

Considerando l’attuale situazione, quale pensi possa essere un buon modo per rilanciare il tuo settore e da che tipo di aiuti senti di poter trarre maggiore beneficio?

Personalmente penso che il nostro settore sia quello più colpito, quello che ha creato maggiori danni sia agli imprenditori che all’intera Italia. Sul piano economico, penso, almeno spero, che col decreto “Cura Italia” si possa in qualche modo agevolare gli operatori, anche se le perdite, a mio parere, non potranno mai essere recuperate, ma è ancora troppo presto per trarne conclusioni. L’unico settore su cui bisognerebbe puntare, già da ora, è invece la comunicazione. Il brand Italia va tutelato e fortificato, l’idea potrebbe essere quella di proporre un unico organismo, pubblico e privato, che possa condurre e coordinare l’intera comunicazione turistica, proprio come succede in altri paesi come la Francia e la Spagna. Composta da esperti del settore che svolgono compiti come: identificazione del mercato turistico, studi, analisi target, marketing turistico, ecc., oltre che al coinvolgimento e l’incentivo di influencer e travel blogger, che riescono a raggiungere migliaia e migliaia di persone. In Italia siamo abituati, ahimè, a separare sempre il pubblico e il privato, invece di fare un unico gruppo capace, ognuno con le sue competenze, a lavorare in maniera univoca per lo sviluppo dell’Italia che non ha nulla da invidiare con nessuno. Come già anticipato, abbiamo molto potenziale, molti patrimoni dell’Unesco, molte eccellenze, ma bisogna saperle raccontare nel modo giusto e alle persone giuste. 

In conclusione, regalaci qualche descrizione di alcuni meravigliosi scorci e posti da visitare nel Cilento e dei motivi che ci portino a dover visitare questa affascinante terra.

Il Cilento è una terra davvero fantastica, e non solo io a dirlo, ma tutte le persone che raggiungono questo luogo e lo vivono in prima persona. Dover raccontare tutti gli scorci e le zone sarebbe davvero impossibile, anche perché neanche io sono riuscito ancora a visitarli tutti, anzi, fortunatamente manca ancora tanto, posso dirvi quelli che, per il momento mi hanno maggiormente emozionato di più. L’oasi naturalistica a Casaletto Spartano sembra davvero uscita da una favola, le cascate, definite i capelli di venere, riescono a rimanerti col fiato sospeso. Quando ho raggiunto quella zona, sono rimasto affascinato dalla cura e soprattutto dal suo essere incontaminato e integro, che ad oggi, è realmente difficile trovarne così. Un posto che può sembrare scontato, ma che ogni volta che vado rimango paralizzato, sono i templi di Paestum. Un parco archeologico unico nel suo genere, dove è possibile fare un passo indietro nella storia e visitare i templi miglior mantenuti al mondo. In particolare il tempio di Nettuno ha un’imponenza davvero spettacolare. Infine vorrei parlare di Agropoli, perché è una città completa, con il suo porto turistico e il suggestivo centro storico, insieme al suo maestoso castello. Qui, è ormai usanza del 90% dei turisti che raggiungono questa città, mangiare la famosa e squisita “pizza nel cesto”, davvero, ma davvero una specialità della zona. Non ci credete, allora non vi resta che venirci a trovare.

I Capelli di Venere, presso Casaletto Spartano
Riproduzione riservata ©