In Campania positività sale al 3%. Variante Delta Plus più contagiosa

Continua per la quarta settimana consecutiva l’aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione che, a livello nazionale, è ormai prossimo a 100 casi per 100,000 abitanti. È stabile, a livello nazionale, la velocità di trasmissione nella settimana di monitoraggio corrente con un Rt elevato nella maggior parte delle regioni Italiane, sempre al di sopra della soglia epidemica. L’Rt calcolato sui soli casi ospedalizzati si mantiene oltre la soglia epidemica con conseguente aumento nei tassi di occupazione sia in area medica che in terapia intensiva.

Si conferma la crescita esponenziale dei nuovi infetti in Friuli V.G. e nella P.A. di Bolzano, ma anche in Valle d’Aosta e in Veneto la barriera al Covid-19 inizia a scricchiolare. In Basilicata e Puglia, invece, si registra un lieve calo dell’incidenza.

In Campania la positività calcolata sui test eseguiti (circa 27 mila al giorno) è al 3%. Un dato che, secondo il Dipartimento Salute ANCI Campania, appare sottostimato, sia perché si eseguono molti test antigenici, decisamente meno sensibili di quelli molecolari, sia perché, se si confronta il numero dei nuovi infetti con le persone testate, le percentuali dei nuovi positivi sono ben diverse: il 14,2% in Italia e il 25,9% in Campania. 

E in Italia cresce l’incidenza della Variante Delta Plus, nata in Inghilterra e destinata a diventare prevalente un po’ ovunque. Infetta il 15-20 % in più della Delta. Il consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, intervenuto ai microfoni di Radio Capital ha spiegato che “per fortuna non è più pericolosa di quella al momento prevalente ma ogni positivo ne contagerà otto o nove”. Secondo Ricciardi va rivista la modalità di rilascio del Green Pass in quanto il tampone antigenico non certifica la positività di circa il 30% di soggetti che successivamente faranno accesso in ambienti al chiuso incrementando la diffusione del contagio. Sulla scia di quanto sta già avvenendo in Nord Europa, irrigidire le modalità di rilascio del Green Pass comporterebbe l’impossibilità di ottenerlo attraverso il tampone.

In Italia, l’aumento dei nuovi contagi e delle ospedalizzazioni, con ogni probabilità, indurrà il governo ad adottare misure atte ad evitare chiusure generalizzate, devastanti per la tenuta socio-economica del nostro Paese. Il personale sanitario e quello operante in RSA potrebbe essere obbligato al richiamo, e non è esclusa una stretta su green pass e tamponi.

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