Quella di Alfredo, Andrea e Claudia Di Domenico è una storia che ci insegna che l’unione può fare davvero la forza. Soprattutto quando alla base c’è un legame forte e solido, come quello di sangue.
Loro sono tre fratelli. E sono accomunati dalle stesse passioni, la birra e la musica (quest’ultima tramandata di generazione in generazione). Tutto ebbe inizio come un gioco. “Facevamo birra in casa per noi e per i nostri amici. Avevamo un impianto pilota da 75 litri”. Ma dall’hobby alla carriera il passo è stato alquanto breve. “Ci siamo formati facendo corsi al CERB a Roma. Abbiamo così potuto ideare delle ricette dopo varie prove ed abbiamo potuto aprire il birrificio”. Ad insegnare che una passione senza formazione non può essere coltivata. Così è nato il Birrificio dei Bardi, che ha questo nome ad indicare che di entrambe le loro passioni non si dimenticano mai. Alfredo, Andrea e Claudia hanno continuato sempre a studiare, sperimentare, tanto che oggi il loro processo produttivo si avvale di un metodo che rappresenta un unicum nel loro settore: “Il nostro è un Impianto personalizzato, progettato per noi. Abbiamo un metodo diverso dagli altri. Si tratta di un metodo a infusione. Così la qualità del mosto e dei cereali non viene deteriorata nel processo della birrificazione”.
Nell’epoca della cosiddetta “fuga di cervelli”, in cui i giovani, temendo di non farcela, preferiscono lasciare il Sud (spesso addirittura l’Italia), per cercare lavoro e fortuna fuori, i fratelli Di Domenico hanno scelto di restare. E di lottare, per far sì che loro idee potessero restare qui a valorizzare il loro territorio, anziché espatriare. Non è stato e non è sempre facile. Restare comporta benefici, ma anche svantaggi. “È di sicuro vantaggioso aprire un locale al centro storico, soprattutto in questo periodo dell’anno. C’è da dire, però, che le persone che non conoscono bene il settore, non conoscono molte birre artigianali e, di conseguenza, sono portati a scegliere quelle più commerciali. La persona media alla fine preferisce le grandi etichette”. Il volume di vendita, insomma, non sarà elevatissimo. Ma questo non li ha mai fermati. Le loro radici sono qui ed è qui che vogliono proseguire la loro attività, ad ogni costo. “Non abbiamo mai pensato di lasciare Salerno, vogliamo lavorare dove siamo nati, valorizzare il territorio”.
Ed oggi il Birrificio Dei Bardi raddoppia. Al – già celebre – laboratorio di Baronissi, si aggiungerà un altro locale nel centro storico, in via Da Procida 7 (inaugurazione 12 gennaio 2020): “Ci serve un punto vendita per somministrare la nostra birra. Già a Baronissi la vendiamo, abbiamo partecipato anche ad alcune sagre, in cui abbiamo potuto vendere la birra alla spina. Organizzeranno anche degustazioni di birre, abbinamenti con persone che conosciamo dell’unione birrai, eventi musicali così da poter coniugare le nostre passioni”.