Governo, premier e ministri hanno giurato. Gentiloni Commissario Ue

Il premier incaricato Giuseppe Conte ha sciolto la riserva al Quirinale e ha annunciato la lista dei ministri del suo governo, frutto di una maggioranza composta da M5s, Pd e Leu. Questa mattina il premier e i suoi ministri hanno giurato al Colle davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella leggendo la formula di rito e firmando nel Salone delle Feste del Quirinale. Il governo è ufficialmente in carica. Dopo il giuramento, il primo Consiglio dei Ministri del nuovo esecutivo designerà Paolo Gentiloni quale candidato italiano al ruolo di commissario europeo. La scelta verrà subito comunicata alla presidenza Von der Leyen. Il voto di fiducia delle Camere è in programma per inizio settimana: lunedì alla Camera, martedì al Senato.

Il Capo dello Stato ha ringraziato la stampa: “Questo confronto tra prospettive differenti e opinioni diverse è prezioso per me”. Il premier Conte ha espresso soddisfazione per il programma elaborato “che guarda al futuro”. “Sarà e dovrà essere un governo coraggioso e ambizioso”, ha commentato a caldo Luigi Di Maio, neo ministro degli Esteri. Per Nicola Zingaretti, “è stata dura ma era importante andare avanti perchè l’obiettivo è salvare il Paese: questo ci ha spinto ad andare avanti. Ora è il tempo di cambiare l’Italia”.

La lista dei ministri. 21 ministri: 10 del M5s, 9 provenienti dal Pd, 1 tecnico e 1 di LeU. Tra le novità rispetto ai nomi circolati nelle ultime ore figura l’esponente Cinquestelle Nunzia Catalfo, neo ministra al Lavoro, premiata dopo l’apporto fondamentale nella stesura del reddito di cittadinanza. Luigi Di Maio andrà agli Esteri, Stefano Patuanelli, finora capogruppo M5S al Senato, allo Sviluppo economico. Il dopo Salvini al Viminale sarà incarnato dall’ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese. Lorenzo Guerini (Pd) si aggiudica la Difesa, Alfonso Bonafede confermato alla Giustizia. All’Economia andrà il dem Roberto Gualtieri. Alle Politiche agricole Teresa Bellanova (Pd, area renziana). Ai Beni culturali, con competenze anche sul turismo, il gran ritorno di Dario Franceschini (Pd). All’Istruzione Lorenzo Fioramonti (M5s),  viceministro sempre all’Istruzione con Bussetti. Paola De Micheli, attuale vicesegretaria dem, andrà alle Infrastrutture. Sergio Costa (M5s) ottiene la riconferma all’Ambiente. L’unico dicastero affidato a LeU è la Salute con Roberto Speranza. Federico D’Incà (M5s) ai rapporti con il Parlamento. Paola Pisano (M5s) all’Innovazione. Fabiana Dadone (M5s) alla Pubblica amministrazione. Francesco Boccia (Pd) agli Affari regionali. Vincenzo Spadafora (M5s) allo Sport e Politiche giovanili. Elena Bonetti (Pd) alle Pari Opportunità. Enzo Amendola (Pd) agli Affari europei. Al ministero per il Sud Giuseppe Provenzano (Pd). Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro (M5s).

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