Gli errori ortografici costano vite

Ecco i nuovi giocattoli di ActionMan che si impicca, che finisce su una sedia a rotelle o morto in un sacco nero per le sue avventure. Non sono uno scherzo né una fake news, sono i giocattoli creati da Darren Cullen per il progetto “Spelling Mistakes Cost Lives”. 

<<Guarda come le grandi aziende utilizzano campagne di marketing greenwashing o pinkwashing per distrarre dai loro crimini. Quando ci sono aziende come Shell e BP che producono annunci pubblicitari, in cui affermano di essere parte della soluzione al riscaldamento globale, ciò richiede una quantità impressionante di creatività, per evitare che il pubblico senta la puzza di quella stronzata>>.

Così Darren Cullen spiega con durezza il senso della sua arte in un’intervista del 16 dicembre 2017 per Zetteler.co.uk 

Darren crea “cose” (illustrazioni, film, cartelloni pubblicitari, giocattoli ecc.) usando la satira per criticare ciò che accade “normalmente” nel mondo: l’ossessione della società per l’acquisto di oggetti non necessari, la propaganda dell’esercito, i partiti conservatori (inclusi quelli italiani).

<<Un elenco di problemi è noioso, la creatività invece viene usata per coprire i problemi, ma allora può essere utile anche a “ricrearli” e renderli ben visibili. Guardate ad esempio i miei giocattoli di “Action Man: Battlefield Casualties”: alle mostre per tante persone la prima reazione è stata “è troppo”, ma pochi istanti dopo finiscono per dire: “Però, è vero!”>>

Per Darren la satira è una risposta appropriata a una cultura dominata dalla pubblicità. <<Quando una società è diventata così insulsa che una pubblicità di John Lewis diventa il principale evento culturale di una stagione, e una parola come “amore” descrive i sentimenti verso una marca di yogurt o un pacchetto di patatine, allora il sarcasmo mi sembra l’unico modo razionale per interagire con quella realtà>>, sostiene l’artista.

“Spelling Mistakes Cost Lives” (“Gli errori ortografici costano vite”) di Darren Cullen sarà in mostra al Pan di Napoli dal 17 al 30 settembre 2021 al “Ceci n’est pas un blasphème”, il festival delle arti censurate.

Per tutte le informazioni seguite i canali del Festival:
www.articensurate.it 
https://www.facebook.com/articensurate
oltre al racconto che PaeseSud ha deciso di fare nei prossimi giorni, essendo Media Partner ufficiale del festival.

Marco Giordano

Riproduzione riservata ©