Genitori No Dad pronti alle vie legali. Coord. Scuole Aperte: “Rendere pubblici i dati”

“Abbiamo già allertato gli avvocati – avvisano dal Coordinamento Scuole Aperte Campania – ed evidenziamo che ogni ordinanza sarebbe fuori legge visto che il Tar Campania si è già espresso per ben due volte in favore della riapertura delle scuole non solo sospendendo l’efficacia delle ordinanze ma uno dei due ricorsi presentati è stato accolto anche nel merito”. Genitori e associazioni No Dad sono sul piede di guerra dopo le dichiarazioni di Vincenzo De Luca sui contagi nelle classi e dopo aver appreso dell’orientamento dell’Unità di Crisi, che martedì si riaggiornerà per una verifica dei dati ma che già ipotizza la chiusura delle scuole per limitare i casi di contagio in un quadro di una crescita generale dei contagi in Campania. Le associazioni imputano al governatore una narrazione terroristica in merito al contagio nelle scuole, considerando che le scuole superiori sono riprese in presenza da appena 4 giorni ed è evidentemente prematura una correlazione tra la crescita dei contagi ed il ritorno delle lezioni in presenza.

D’altronde l’analisi della percentuale di nuovi positivi sui tamponi effettuati mostra che non c’è nessuna relazione dimostrabile fra l’apertura delle scuole e l’andamento dei contagi. “Non attribuiamo alla scuola colpe che non ha! Chiediamo alle ASL e all’Unità di Crisi Regionale di rendere pubblici i dati che ci consentano di capire se i casi di covid di personale scolastico e studenti siano contagi avvenuti nel locali scolastici o in altri luoghi. – riporta una nota diffuda dal Coordinamento Scuole Aperte SalernoCi risulta che in molti casi, a fronte di un positivo in classe, tutti i compagni siano risultati negativi. Questo dimostra che non ci si contagia a scuola e che evidentemente la scuola è sicura. Sottolineiamo inoltre che la scuola è l’unico ambiente in cui i casi positivi sono facilmente circoscrivibili a differenza degli altri luoghi che bambini e ragazzi frequenterebbero se non andassero a scuola. Anche questo contribuisce a renderla un posto sicuro”.

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