De Luca: “Dobbiamo bruciare i tempi ma Governo dorme in piedi. Con apertura scuola aumentano contagi”

Nel consueto appuntamento del venerdì in diretta Facebook, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto sulla campagna vaccinale, sulle riaperture, sulla situazione dei contagi e sulle scuole, dove sono in arrivo nuove misure di contenimento dell’epidemia. In apertura, l’ex sindaco di Salerno si è scagliato contro il Governo ed il clima di confusione emerso nelle ultime settimane: “Abbiamo registrato contraddizioni rispetto alle scelte del Governo. Penso al mondo della scuola, ad esempio. Chiediamo ai dirigenti scolastici, con la nuova ordinanza regionale, di limitarsi al 50% in presenza. Altro elemento di contraddizione riguarda i ristoratori: si può dire aprite la sera ma fino alle 22? E’ una presa in giro. Dobbiamo consentire l’apertura delle attività di ristorazione fino alle 23 consentendo il rientro alle 23.30. Ma il coprifuoco è necessario ancora per varie settimane. Le zone e i colori sono stupidaggini: l’Italia è allo sbando, soprattutto per quel che concerne il controllo del territorio. Se non ci muoviamo con intelligenza ci giochiamo l’estate. Non possiamo prendere in giro le categorie economiche, dobbiamo agire subito, tra un mese e mezzo è tardi. Tremila persone sono in isolamento per i contatti avvenuti nel mondo della scuola, di cui 470 sono i familiari degli studenti poi risultati positivi. Ormai l ‘anno scolastico è saltato. Sinceramente guardo con molta preoccupazione alla riapertura generalizzata. Distanziamento nelle classi, trasporti, non è cambiato nulla. Siamo arrivati al punto che lo stesso governo ha chiesto 15 giorni fa di bloccare la vaccinazione al personale scolastico e meno male che in Campania l’avevamo completata. A scuola dovrebbero frequentare in presenza gli alunni fino alla prima media e quelli dell’ultimo anno delle superiori che devono affrontare l’esame di stato”.

Capitolo vaccini, nel mirino del governatore finisce il generale Figliuolo, commissario all’emergenza: “Dobbiamo bruciare i tempi, perché se vieni fuori qualche variante ricomincia il calvario. Dobbiamo dotarci di vaccini, non capisco perché Governo e Aifa dormono in piedi. Figliuolo si era impegnato ad adottare la linea un cittadino, un vaccino ma al momento non è cambiato niente. La Campania, con la sua densità abitativa, si trova con 200.000 vaccini in meno. A Figliuolo consiglio innanzitutto di andare in giro in abiti civili e non con tuta mimetica e anfibi perché attira sulle forze armate la polemica politica. Tutto questo non può determinare una ricaduta sull’immagine dell’esercito: mi sembra una cosa perfino banale da dover dire. In Campania completeremo, dopo gli ultraottantenni, anche i fragili e gli ultrasettantenni. Per gli ultrasessantenni prevediamo giornate di accesso libero. Completate le fasce di rischio procederemo con la vaccinazione generale, privilegiando il comparto turistico-alberghiero”.

De Luca poi fornisce un quadro in merito alla situazione ospedaliera. “I dati delle terapie intensive sono quelli che contano, non i giochi di prestigio. La Campania si sta muovendo con rigore assoluto. Rimaniamo la Regione con il minor numero di ricoveri e di decessi. Molto spesso i dati che vengono diffusi sono spesso falsi, conviene attendere i dati ufficiali. Per quanto riguarda la rete ospedaliera, la Regione Campania ha ottenuto il 100% di autorizzazione per interventi nel campo dell’edilizia sanitaria, per una cifra di oltre 170 milioni di euro. I progetti esecutivi completati sono stati approvati dal Ministero della Salute: si possono avviare le gare per lavori e per le  attrezzature, per riqualificazione, adeguamento e miglioramento delle strutture sanitarie della Campania. A questi interventi si aggiungono gli interventi per oltre un miliardo che prevedono tra l’altro le progettazioni dei nuovi ospedali di Sessa Aurunca, Ruggi di Salerno, Ospedale unico della Costiera sorrentina”.

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