De Luca: “Chiusura per chi non rispetta l’ordinanza. Evitare al massimo contatti sociali”

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, attraverso una nota diffusa nel pomeriggio, è intervenuto duramente sulla mancata ottemperanza, da parte di alcuni esercizi pubblici, dell’ordinanza emanata dalla Regione Campania in merito alla sospensione temporanea delle attività delle discoteche e di altri luoghi di ritrovo sul territorio regionale: “Abbiamo comunicato ai Prefetti della Campania che in molte realtà, nelle ore serali e notturne, vi sono esercizi pubblici, bar e pub, nei quali non si rispettano le misure di prevenzione e di sicurezza previste come la distanza tra le persone con pericolo di contagio.
Abbiamo sollecitato le forze di polizia ad attivarsi per procedere alla chiusura di questi esercizi in caso di assembramento di persone”.

De Luca lancia poi un appello alla cittadinanza campana, invocando comportanti responsabili da parte di tutti e un cambiamento radicale delle abitudini di vita:

“Credo sia doveroso fare un appello a tutti i nostri concittadini in relazione al problema del coronavirus. Credo che sia arrivato il momento di dire con grande chiarezza che siamo di fronte ad un problema serio. Ho la sensazione che non tutti abbiano capito questa verità elementare. 
Siamo di fronte ad un problema serio, che richiede comportamenti responsabili da parte di tutti e che richiede un cambiamento radicale delle abitudini di vita. 
Dobbiamo evitare al massimo contatti sociali, rimanere di più a casa. Quando si va a fare la spesa bisogna andare una persona per famiglia in un supermercato, in un centro commerciale. 
Molti nostri concittadini non hanno capito che bisogna evitare assolutamente luoghi nei quali ci sono assembramenti. Ho fatto un’ordinanza di chiusura delle discoteche ma poi apprendo che di sera i bar, i pub, nei centri storici accolgono decine, centinaia di ragazzi senza rispettare, come evidente, la distanza di un metro fra un ragazzo e l’altro. Queste situazioni non sono tollerabili – non so come spiegarlo. 
Abbiamo singoli cittadini che hanno comportamenti assolutamente disinvolti. Abbiamo trovato un nostro concittadino, che è attualmente ricoverato al Cotugno, che il giorno 21 è andato al teatro Posillipo a Napoli ad una festa con 200 persone, il 22 è andato in un ristorante di via Cilea, il 26 in una pizzeria, il 29 ha cominciato a stare male. Oggi è intubato al Cotugno.
Ma c’è bisogno di ripetere ancora che bisogna limitare le partecipazioni a queste feste? Bisogna eliminare queste feste? 
Allora mi permetto di fare un appello davvero convinto ai nostri concittadini perché capiscano che la situazione è seria. 
Noi abbiamo oggi il dovere di evitare la diffusione del contagio. Ma questo obiettivo lo raggiungiamo se siamo tutti responsabili. Altrimenti la situazione diventa davvero pesante. 
Vi invito ad avere comportamenti responsabili, a darci una mano per affrontare con ragionevolezza e serenità un problema che è grave. Ma senza l’aiuto di ogni cittadino diventerà difficile contrastare la diffusione del contagio”.

Anche il Comune di Salerno ha disposto un programma specifico di controlli: “In primo luogo bisogna praticare con scrupolo le prescrizioni igienico-sanitarie previste. I soggetti interessati, gestori e/o organizzatori, devono rispettare Decreti ed Ordinanze emessi da autorità sanitarie, nazionali e regionali, locali che sospendono o limitano fortemente le attività pubbliche e private”, scrivono da Palazzo di Città. Per il sindaco Vincenzo Napoli, la cosa più importante è che tutti i salernitani, di tutte le età, evitino in qualsiasi modo assembramenti in qualsiasi contesto sia pubblico che privato: “In queste ore penso, per esempio, ad alcuni eventi collegati alla Festa della Donna. Non è pensabile, non è possibile, non è consentito accalcarsi in un locale perché vanificherebbe l’utilità dei provvedimenti già assunti. Ciascuno valuti bene e si comporti di conseguenza in questi frangenti. Bisogna proprio scongiurare e prevenire queste situazioni di assembramento potenzialmente pericolose”.

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