Curva stabile, Campania ancora rossa. Ripreso vaccino AstraZeneca, al via adesione per le disabilità

Sono 1.997 i nuovi casi di positività registrati nelle ultime 24 ore in Campania su un totale di 18.429 tamponi processati. Dei 1.997 nuovi positivi, 628 sono risultati sintomatici. L’Unità di Crisi della Regione Campania nel bollettino odierno riporta di 13 decessi e 1.205 guariti. In Campania sono 155 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, 1.569 quelli ricoverati in reparti di degenza. L’indice Rt in Campania è pari a 1,65 e il monitoraggio settimanale dell’Iss indica la regione all’interno di uno scenario preoccupante in relazione all’indice di contagio Rt, ovvero di “situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo”. Una permanenza che potrebbe protrarsi fino a Pasqua, considerando i dati che continuano a giungere dai vari report e la conseguente necessità di attendere l’effetto delle misure di mitigazione. Il report realizzato da Gimbe mostra come la Campania si classifichi al primo posto in Italia per i contagi in relazione alla popolazione residente (98.647). La regione detiene anche il primato di positivi ogni 100mila abitanti (1.727/100.mila). L’aumento dei casi attualmente positivi si riflette sulle curve relative ai servizi ospedalieri: l’occupazione dei posti letto di area medica da parte di pazienti Covid (37%) in Campania si avvicina pericolosamente alla soglia di allerta (40%). Anche nelle terapie intensive, il cui tasso di saturazione regionale sfiora la soglia critica (30%) attestandosi al (27%). Tale sovraccarico a livello ospedaliero, oltre a rendere più complessa l’assistenza dei pazienti Covid, aumenta lo stress di personale e servizi ospedalieri e impone di rimandare interventi chirurgici e altre prestazioni non urgenti per pazienti non Covid. Le previsioni, d’altronde, confermano che la curva non inizierà a calare prima di fine marzo. Il modello statistico di Agenas prevede il picco in Campania entro fine mese. Anche l’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) ha aggiornato la mappa del rischio Covid in Europa e la Campania è ancora classificata “rosso scuro”.

In provincia di Salerno oggi sono 279 i nuovi contagiati, di cui 39 nel capoluogo. Ancora alto il dato relativo ad alcuni centri dell’Agro Nocerino-Sarnese, con in testa Scafati (29) e Pagani (15).

Vaccini

L’Asl Salerno comunica che le attività di vaccinazione con AstraZeneca sono in ripresa a partire dalle ore 15.00 di oggi, in alcuni centri vaccinali e, a partire da domani mattina, in tutti i centri della provincia. Dopo i pronunciamenti dell’Ema e le disposizioni di Aifa, sono prontamente ripartite le convocazioni perla somministrazione del vaccino che era stato momentaneamente e precauzionalmente sospeso. Le attività riprenderanno, pertanto, secondo il calendario delle prenotazioni previste. L’Asl Salerno comunica, inoltre, che le vaccinazioni con gli altri vaccini in questi giorni sono proseguite regolarmente, e proseguiranno nei prossimi giorni con accresciuto impulso, per il previsto arrivo di ulteriori approvvigionamenti.

La Regione Campania comunica che è aperta la piattaforma regionale dedicata alle adesioni, in via telematica, alle vaccinazioni riservate ai pazienti fragili inseriti dal Ministero nella Tabella 2 della Categoria 1, relativa alla disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica, ai sensi della legge 104/1992, art.3 comma 3. L’adesione potrà essere registrata in forma diretta, senza rivolgersi ai medici di medicina generale. È prevista anche l’adesione di chi fornisce (convivente/caregiver) assistenza continuativa al paziente. Per le altre forme di grave fragilità previste dalla Tabella 1 del piano vaccini (malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, diabete, fibrosi cistica, insufficienza renale, malattia epatica, oncologica, trapiantati, HIV…), si conferma l’adesione da parte dei medici di medicina generale.

Il link è lo stesso delle altre adesioni: https://adesionevaccinazioni.soresa.it/adesione/cittadino

E sui vaccini si è espresso anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto intervento del venerdì: “Organizzarci per produrre in Italia i vaccini, è questo il grande passo mancato: avremmo impiegato sei mesi ma avremmo avuto una soluzione in casa. Quando si è in guerra bisogna correre. Finalmente si è chiusa la vicenda AstraZeneca, riprendiamo oggi in Campania le vaccinazioni. Da noi non abbiamo avuto effetti di particolare rilievo: dobbiamo procedere anche se permangono alcuni elementi di preoccupazione. Usiamo la ragione. Ai testimonial proposti dal Governo, la Vezzali e Francesco Totti, consiglio di vaccinarsi come esempio. E gli auguro di non subire campagne di sciacallaggio. In Campania su 140mila somministrazioni AstraZeneca è stato tutto estremamente tranquillo. Abbiamo vaccinato 633mila nostri concittadini, 63mila over 80 hanno ricevuto anche la seconda dose. Con una fornitura totale cercheremo di vaccinare l’intero mondo della scuola, studenti compresi. Ci sono alcuni ragazzi in terapia intensiva e abbiamo il dovere di garantire la vita, quindi riapriremo solo in condizioni di sicurezza. Oggi riprende AstraZeneca, completeremo una parte di ultraottantenni che non è in grado di muoversi e che necessita di un vaccino a domicilio. Ci serviremo dei medici di medicina generale, ai quali chiediamo una grande mano per queste categorie di pazienti fragili. La suddivisione avverrà per fascia d’età. Apriamo da oggi pomeriggio la piattaforma per la registrazione dei pazienti fragili. Non ci sono scadenze temporale. Procederemo per fasce di età, quindi non fare corse inutili. Quelli che vengono curati negli ospedali per problemi oncologici, per HIV, sono seguiti negli ospedali, avranno direttamente nelle stesse strutture sanitarie, la somministrazione del vaccino. Ho chiesto al Commissario e al ministro della Salute di ristabilire il criterio d’equità nella distribuzione di vaccini: abbiamo 30mila vaccini in meno rispetto all’Emilia Romagna, la Lombardia ha più del doppio dei vaccini della Campania. Ci è stato chiesto di privilegiare alcune regioni per esigenze anagrafiche ma da aprile la distribuzione deve essere rapportata alla popolazione. Dobbiamo portare via la Campania da questo calvario entro il 2021. Tentiamo di approvvigionarci di qualche milione altri vaccini a parte quelli distribuiti dal Governo italiano”.

Riproduzione riservata ©