<<Con l’apertura delle scuole i casi di Covid sono aumentati in maniera esponenziale>>.
Questo è il bilancio che sta rimbalzando su tutte le prime pagine dei giornali e che è stato prontamente cavalcato dal presidente della regione Campania, durante l’ultimo monologo in diretta facebook di venerdì 5 febbraio.
<<In dieci giorni di apertura, dal 25 gennaio al 4 febbraio, i primi dati forniti dalle Asl sono preoccupanti: per la fascia d’età 0-5 anni, abbiamo registrato 573 nuovi casi positivi. Nella fascia 6-10 anni, 610 casi. Nella fascia 11-13, 351 positivi. Nella fascia 14-19 anni 739 casi positivi. Complessivamente, dunque, 2280 nuovi positivi nel mondo della scuola.>>
Sono questi i dati rilasciati “a voce” dal presidente della regione Campania. Dati che avremmo voluto verificare, se non fosse che il sito dell’ASL provinciale di Salerno, proprio in quella che dovrebbe essere la sezione interamente dedicata all’emergenza Covid-19, è completamente inattivo.
Entrando nella pagina principale del sito ASL Salerno in Primo Piano c’è la sezione “Coronavirus – Tutte le informazioni e le attività dell’ASL Salerno sul Covid 19” (come per tutte le ASL di Italia da un anno a questa parte).
Una volta entrati nella sezione Coronavirus, ci si trova un lungo elenco di link, ognuno dedicato ad un ambito specifico di interesse per i cittadini: dai pazienti oncologici ai diabetici, dal supporto psicologico ai dati sulla scuola e in generale sulla popolazione (dati epidemiologici).
Peccato che nessuno di questi link funzioni. Basta provare sul sito ufficiale:
https://www.aslsalerno.it/web/guest/notizia/-/journal_content/56_INSTANCE_icWSS0QyeJm7/20181/389098
In realtà soltanto due sono funzionanti: quello dei contatti e quello di Immuni, che tra l’altro porta su un portale esterno a quello dell’ASL di Salerno.
Abbiamo provato per ore ad aprire i link ma il risultato è sempre lo stesso: una pagina bianca con su scritto: “Impossibile raggiungere il sito”. Lo stesso indirizzo di ogni pagina inizia con un numero: 10.100, come se quella pagina in realtà fosse vuota, non fosse mai esistita.
NIENTE DI GRAVE, è SOLO UN SITO?
Potrebbe essere la reazione di chi crede che questo sia l’ennesimo articolo a caccia di polemiche. In realtà noi eravamo in cerca di dati specifici e affidabili. Sono stati forniti numeri venerdì 5 febbraio, da parte del massimo rappresentante dell’intera comunità campana: il presidente della regione.
Sollevando un’accusa mediatica molto grave che rimbalza da commento a commento tra i cittadini attivi sui social network o anche per le strade: per colpa delle scuole aperte la pandemia cavalca di nuovo più veloce del 30 o addirittura del 60%.
VERO O FALSO?
Ma questo dato sarà vero? Le scuole hanno riaperto il 25 gennaio, e questi dati sono stati resi pubblici il 4 febbraio 2021. Tra le due date sono trascorsi appena 9 giorni.
L’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute dichiarano ufficialmente che l’incubazione del virus Covid-19 resta in incubazione tra i 7 e i 14 giorni almeno, per tutti coloro che non hanno una laurea in medicina, questo significa che una persona risultata positiva il giorno X, può essere stata infettata anche 2 settimane prima del test (almeno 2 settimane). Ancora viene ufficialmente dichiarato che <<Non è ancora nota la capacità dei bambini, prevalentemente asintomatici, di trasmettere SARS-CoV-2 rispetto agli adulti>>, come riportato sui siti ufficiali di Ministero e ISS (aggiornato al 4 febbraio 2021).
LA CAMPANIA è FUORI DAL MONDO?
Ora, a meno che il presidente della regione Campania non sia a nostra insaputa un virologo, non è ben chiaro su quali basi la massima istituzione della regione Campania riesca a dire con tanta precisione (o tanta superficialità) che tutti i casi riscontrati tra i ragazzi siano stati causati all’interno degli edifici scolastici.
Ancora: da marzo a dicembre le persone al di sotto dei 18 anni non sono mai state tamponate in massa, proprio perché le scuole erano chiuse e nel corso dell’emergenza ci si è preoccupati poco delle fasce giovanili. E’ ovvio che CHI CERCA TROVA, quindi ovviamente fare i tamponi ai ragazzi e scoprire che una parte di loro sono positivi, è un po’ come aprire il rubinetto dell’acqua calda e scoprire che l’acqua esce calda.
I FENOMENI SOMMERSI
Infatti è stato ampiamente dimostrato (dalla scienza e non nelle dirette facebook) che i numeri ufficiali sono solo la punta di un iceberg gigantesco e che i dati sottostimati (cioè non ufficiali) sono molto più grandi. Come è stato confermato più volte già dal 27 marzo 2020 ad oggi, <<I numeri ufficiali sono sottostimati, facciamo i tamponi solo ai sintomatici sufficientemente gravi, ma non ai sintomatici che stanno a casa, e agli asintomatici (under 18 inclusi)>>, come mostrato dal Centro Medico Santagostino di Milano, rete di poliambulatori specialistici presenti a Milano, Sesto San Giovanni, Buccinasco, Rho, Monza, Nembro, Bologna, Vigevano, Brescia e Roma, che dall’inizio dell’emergenza svolge un ruolo fondamentale per l’SSN (Sistema Sanitario Nazionale).
ASL FUORI USO
Evidentemente il presidente della regione Campania, per fare dichiarazioni così sicure sul collegamento diretto tra contagi e scuola, avrà a disposizione conoscenze scientifiche ancora sconosciute anche a tutto il sistema sanitario nazionale, all’Istituto Superiore di Sanità, al ministero della Salute e ai diversi centri di ricerca avanzati e riconosciuti a livello europeo, in Italia.
Intanto la sezione del sito internet dell’ASL Provinciale di Salerno interamente dedicata al Coronavirus è completamente disattivata. Non funziona la telemedicina per i diabetici, che si chiama telemedicina perchè dovrebbe essere svolta su internet, per accelerare il servizio per eventuali emergenze. Completamente disattivati sono anche i link per avere informazioni sulle vaccinazioni, quelli per i servizi ai malati di cancro, quelli sui dati epidemiologici (cioè sulla diffusione del contagio tra la popolazione). Infatti non conosciamo assolutamente i dettagli dei dati sul contagio nelle scuole.
LA DOMANDA
Ma il dubbio maggiore è: il 1 dicembre 2020 l’ASL fece delle gravi ammissioni, riconoscendo anche che il programma di tracciamento dei contagi era completamente saltato, non essendo più in grado di ricostruire la catena dei contagi per i nuovi positivi. Quindi, con quale sicurezza si afferma che tutti i positivi trovati fra gli under 18 negli ultimi giorni siano dovuti alla ripresa delle lezioni in aula.
Non abbiamo l’arroganza di sostenere se l’apertura delle scuole sia giusta o meno, quello deve farlo la scienza, perché se ci ammaliamo di cancro certamente non chiediamo al vicino di casa di curarci, secondo le informazioni lette su Facebook e Wikipedia.
Ma ci aspetteremmo quantomeno molta più trasparenza sui dati e su tutto il sito dell’ASL, il primo ente territoriale preposto all’assistenza sanitaria dei cittadini, mentre sulle dirette facebook si continuano a dare i numeri…
Marco Giordano
Fonti Ufficiali:
https://www.aslsalerno.it/web/guest/notizia/-/journal_content/56_INSTANCE_icWSS0QyeJm7/20181/389098
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?id=228&lingua=italiano#1
(aggiornato al 4 febbraio 2021)