Conte: “Sanzioni più severe per chi aggira restrizioni. Regioni possono adottare misure più dure”

Dopo oltre due ore di Consiglio dei Ministri, il governo ha approvato il decreto che introduce multe ‘salate’ fino a un massimo di 3 mila euro e sanzioni più dure per chi aggira le misure per arginare la diffusione del Covid-19. A presentare “l’armonizzazione” dei decreti precedenti, lo stesso premier in conferenza stampa: “Abbiamo deliberato l’adozione di un decreto legge che riordina la disciplina dei provvedimenti che stiamo adottando, faccio una premessa il nostro ordinamento non prevedeva una situazione del genere. Con lo strumento del dpcm abbiamo uno strumento flessibile che ci consente di dosare le misure di contenimento, di mitigazione e di prevenzione del rischio. Con questo DL abbiamo regolamentato i rapporti fra attività governativa e parlamento. Altri due aspetti significativi: regolamentato anche in modo lineare il rapporto degli interventi tra governo e regioni. Lasciamo che i governatori delle regioni possano adottare provvedimenti e misure restrittive anche più severe, ovviamente rimane la funzione di coordinamento e di omogeneità che viene assicurata dai nostri interventi. A livello sanzionatorio abbiamo introdotto una multa che va da 400 euro a 3000 euro, quindi d’ora in poi alla contravvenzione attualmente prevista viene sostituita questa sanzione. Sono orgoglioso della reazione che tutti i cittadini stanno avendo nel rispettare le prescrizioni che abbiamo stabilito, sono orgoglioso del lavoro compiuto da parte delle forze dell’ordine ma la stragrande maggioranza dei cittadini si sta conformando con grande sacrificio e adattamento a queste nuove regole che comportano nuove abitudini di vita. Tutti insieme riusciremo a venirne fuori, ciascuno deve fare la propria parte per poter affrontare questa emergenza. Se tutti fanno il proprio dovere viene consentita l’uscita da questa fase di emergenza. Assisto all’indebita diffusione di una bozza già superata perché aggiornata, non tenete conto della bozza pubblicata. Nulla di vero, l’emergenza non verrà prorogata al 31 luglio, abbiamo deliberato nel cdm lo stato di emergenza nazionale, un attimo dopo che l’oms ha deliberato il passaggio fra epidemia e pandemia. Le misure restrittive che adesso sono in vigore NON saranno prorogate al 31 luglio 2020, anzi, noi siamo pronti per allentare la morsa delle misure restrittive, siamo fiduciosi che ben prima di quella scadenza si possa tornare al nostro stile di vita. Questa prova che stiamo affrontando ci renderà migliori, ognuno di noi sta rivalutando la propria scala dei valori. In queste giornate in cui siamo, purtroppo, liberi dal tran-tran abbiamo più tempo per riflettere e rimodellare il nostro comportamento”.

Riproduzione riservata ©