Campania, tasso di positività all’11%. Ecco perché è ancora alto il numero dei contagi

Sono 1.282 i nuovi casi di positività riscontrati in Campania nelle ultime 24 ore su un totale di 11.364 tamponi molecolari esaminati. Il tasso di positività è dunque pare all’11,28%. Come spesso accaduto durante l’emergenza sanitaria, quando cala il numero dei tamponi, si alza l’indice di positività. Il bollettino odierno riporta anche di 58 decessi e 1836 guariti. Nelle terapie intensive situazione stazionaria con 141 posti letto occupati, ieri ne erano 137. In aumento i ricoveri in degenza: oggi 1527 rispetto ai 1511 registrati ieri.

I dati di quest’ultima settimana (19-25 aprile 2021) confermano il trend calante dei nuovi infetti (12.713 vs 13.375) e dell’incidenza (223 vs 234). Cala lievemente la pressione sul sistema ospedaliero, anche se il numero dei ricoveri resta alto. La Regione, in ogni caso, conserva il triste primato per numero di infetti. Secondo lo Sportello Salute dell’Anci Campania, è utile rilevare che la percentuale degli infetti in Campania sulle persone testate è inferiore alla media nazionale. Inoltre la maggiore incidenza dei positivi sui tamponi dipende, con ogni probabilità, dal maggior numero di test molecolari che s’eseguono in Campania (il 74% del totale dei tamponi processati) rispetto ad una media nazionale del 56%.

Vaccini

Complessivamente in Campania sono stati vaccinati con la prima dose 1.119.570 cittadini. Di questi  425.009 hanno ricevuto la seconda dose. Le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 1.544.579.

Carabinieri NAS: sanificazione anticovid nei supermercati, 18 tamponi positivi al virus e 12 esercizi chiusi. Controlli anche a Salerno.

Nell’ambito dei controlli svolti a tutela della salute collettiva nel periodo di emergenza sanitaria, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha condotto una campagna di verifiche a livello nazionale presso i supermercati, al fine di accertare la corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione degli ambienti e delle attrezzature per limitare il contagio da Covid-19. Complessivamente sono stati ispezionati 981 esercizi commerciali individuati tra quelli di maggiore afflusso, rilevando irregolarità presso 173 di essi, pari al 18%, deferendo all’Autorità giudiziaria 9 responsabili di supermercati e sanzionandone ulteriori 177 con violazioni amministrative per un ammontare di 202 mila euro.
Sono state contestate 226 irregolarità, delle quali 39 riconducibili a carenze igieniche per mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione dei locali e delle attrezzature ad uso comune, l’omessa indicazione delle informazioni agli utenti sulle norme di comportamento e sul rispetto del numero massimo di presenze contemporanee all’interno dei locali e della distanza interpersonale durante gli acquisti e alle casse. Sono stati accertati, inoltre, il malfunzionamento o l’assenza dei dispenser per la disinfezione delle mani ed il mancato rispetto delle distanze interpersonali.
Al fine di individuare l’efficacia delle periodiche operazioni di pulizia e sanificazione, sono stati eseguiti tamponi per la ricerca del COVID-19 sulle superfici ritenute di maggiore contatto, realizzando 1.060 campioni con il supporto di tecnici prelevatori e dei laboratori delle ASL, ARPA (Agenzie Regionali di Protezione Ambiente), IZS (Istituti Zooprofilattici Sperimentali del Ministero della Salute) e enti universitari. Gli esiti analitici hanno rilevato la positività alla presenza di materiale genetico del virus in 18 casi riconducibili a carrelli e cestini impiegati dalle utenze, tastiere per il pagamento bancomat e carte di credito (POS), tasti delle bilance e dispositivi “salvatempo” impiegati dagli utenti per la lettura automatica dei prodotti acquistati. I supermercati presso i quali sono state evidenziate positività al COVID-19, appartenenti a diverse aziende della Grande Distribuzione, sono stati individuati nelle città di Roma, Latina, Frosinone, Grosseto, Terni, Salerno e Catania nonché in altri esercizi nelle province di Parma, Perugia e Cagliari. Nell’ambito del piano ispettivo, i Carabinieri NAS hanno individuato anche gravi carenze igieniche, gestionali e strutturali che hanno determinato l’esecuzione di provvedimenti di immediata sospensione dell’attività commerciale nei confronti di 12 supermercati, dei quali 3 per violazioni alle misure anti-COVID, ed il sequestro di oltre 2.000 kg di prodotti alimentari risultati non adatti al consumo, per mancanza di tracciabilità e modalità di conservazione non idonea.

Presso un supermercato ubicato in Salerno, è stata rilevata la positività di un tampone di superficie, su un totale di 14 effettuati, prelevato sul terminale di pagamento POS.

Coprifuoco, De Luca all’attacco della Lega

“La Lega è dentro il Governo, dunque faccia le sue battaglie in Consiglio dei Ministri – ha commentato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca – Altro che petizione anti-coprifuoco. Ci dovrebbe dire, la Lega, che proposte ha per contrastare l’epidemia nei luoghi di assembramento. Personalmente sono per l’apertura dei ristoranti fino alle 23 e consentire il rientro a casa dei clienti entro le 23.30.Non è lì, nei ristoranti gestiti in condizioni di sicurezza, che si determina l’esplosione del contagio, ma nella movida incontrollata, quando hai migliaia di persone senza mascherina in luoghi affollati”.

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