Campania, balzo dei sintomatici. Vaccini, nel salernitano somministrate 75mila dosi

Sono 2.981 i nuovi casi di positività registrati nelle ultime 24 ore in Campania. Tra questi, 684 le persone risultate sintomatiche (22%). I tamponi refertati sono 27.465, di cui 4.312 antigenici. La percentuale di tamponi positivi sul totale dei tamponi è pari al 10%. Il bollettino odierno diffuso dall’Unità di crisi della Regione Campania riporta di 27 nuovi decessi e di 1.674 i nuovi guariti. In costante crescita ricoveri e terapie intensive. Posti letto di terapia intensiva occupati ammontano a 156 (+13 rispetto a ieri), mentre i posti letto di degenza occupati sono 1.492 (+21).

Per quel che concerne la provincia di Salerno, che oggi conta complessivamente nuovi 436 contagiati, situazione ancora critica nel capoluogo dove oggi si registrano altri 46 casi di positività. In mattinata il primo cittadino, Vincenzo Napoli, ha invitato alla cautela e ribadito la necessità di osservare le misure di contenimento per bloccare il contagio e favorire la campagna vaccinale. “La crescita dei contagi attribuiti alla pandemia Covid-19 in Italia sta assumendo proporzioni preoccupanti. Nella nostra città il virus si sta espandendo e raggiunge quantità decisamente pericolose“. Il governatore De Luca ha emanato un’ordinanza che pone una serie di nuove limitazioni: sono chiusi parchi, ville e giardini, e in città anche la lungomare. “Uscite soltanto per comprovate esigenze di lavoro o di salute – ha proseguito il sindaco – Bisogna fare in modo che si mantengano sempre i dispositivi previsti e noi come Amministrazione stiamo facendo in modo che questa sollecitazione della Regione sia girata verso la popolazione. Per le strade girerà una macchina della Protezione Civile che ricorderà ai concittadini le misure di prevenzione da adottare, inoltre apporremo delle segnaletiche nelle varie piazze e strade della città che sono da ritenersi chiuse“.

Dato in crescita nell’area Metelliana (33 contagi a Cava de’ Tirreni) e ancora numeri pesanti giungono dall’epicentro salernitano del contagio, l’Agro Nocerino Sarnese. A Scafati (44) e Pagani (36), si conferma un trend negativo che prosegue da settimane. 36 i contagi a Nocera Inferiore, 27 ad Angri, 30 a Sarno, 15 a Nocera Superiore. E i Sindaci dell’Agro Sarnese-Nocerino e della Valle Metelliana hanno scritto al Presidente della Regione Campania per esprimere la loro preoccupazione perché nell’attuale momento, il più impegnativo della terza ondata di pandemia, si verificano notevoli disagi per i ricoveri e per le attese di ricovero. Uno dei problemi principali è ottimizzare le cure al fine di ridurre i tempi di ricovero, e così poter assistere in modo ottimale il maggior numero di malati. “A tal fine, chiediamo che venga presa in considerazione la nostra proposta di costituire, presso l’ospedale Umberto I° di Nocera Inferiore o nell’ambito delle strutture che fanno parte dello stesso DEA, un HUB per la somministrazione ai malati degli anticorpi monoclonali anti-Covid 19, secondo il protocollo approvato dall’AIFA, in modo simile a quanto fatto dall’ASL Napoli 3 nell’Ospedale di Boscotrecase. Ciò provocherebbe una riduzione delle degenze per i casi di media gravità e una riduzione dei casi che poi si aggravano e hanno bisogno di terapie intensiva”, scrivono i sindaci. Gli anticorpi monoclonali, secondo l’uso appurato dall’AIFA, sono una valida alternativa terapeutica che potrebbe snellire i ricoveri e far diminuire i costi sia in termini economici che di vite umane per la gestione pandemica.

Un grazie a tutti i medici e al personale sanitario in prima linea proviene dal governatore Vincenzo De Luca: “Desidero ancora una volta ringraziare tutti i medici e tutto il personale sanitario in prima linea in queste settimane sul fronte dell’emergenza Covid. Ancor di più il nostro pensiero va a quanti hanno pagato un prezzo altissimo, vittime del virus.
Ho incontrato anche una delegazione di familiari di medici di famiglia deceduti durante la pandemia in Campania. Pur comprendendo le diverse situazioni dal punto di vista lavorativo e contrattuale dei medici ospedalieri e dei medici di medicina generale, per ragioni umanitarie è opportuno e giusto tutelare le famiglie di tutti i medici deceduti nell’ambito delle attività anti Covid nella nostra regione. Per questo raccogliamo il loro appello e segnaleremo tale situazione ai ministeri della Salute e del Lavoro, come all’Inps, perché venga riconosciuto il loro impegno”.

L’Asl Salerno ad oggi ha somministrato alla popolazione oltre 75.000 dosi di vaccino, di cui 20.000 agli ultra ottantenni, e circa 12.000 al personale scolastico. Se si calcolano gli oltre 20.000 vaccini somministrati dall’Azienda Ospedaliera del Ruggi, si arriva a contare oltre 100.000 vaccinati, vale a dire il 10% della popolazione dell’intera provincia/dell’Asl. Per fare ciò, su tutto il territorio della provincia stati attivati più di 80 punti vaccinali, dislocati in strutture aziendali (ospedali, distretti sanitari, ecc.), scuole, residenze sanitarie assistite, strutture comunali, ecc.

Al fine di chiarire i motivi di quelli che possono essere percepiti come fase di stallo nella somministrazione del vaccino alla popolazione, giova ricordare che i vaccini usati hanno bisogno di una seconda somministrazione a distanza di 21 giorni per Pfizer, 28 giorni per Moderna e 3 mesi per Astrazeneca per cui è necessario tener conto della necessità di avere dosi disponibili per poter fare la cosiddetta dosi di richiamo. Diversamente, si vanificherebbe l’inoculazione della prima dose.

Inoltre, in funzione delle diverse modalità di conservazione e fruizione, sono state create due distinte filiere per le due tipologie di vaccini:

– gli operatori sanitari e gli ultraottantenni, vaccinati nelle strutture ospedaliere con Pfizer e Moderna Vaccino a m-RNA; – Il personale scolastico, universitario e le Forze dell’Ordine vaccinati nelle scuole ed in altre postazioni con AstraZeneca a vettore virale.

Si sta lavorando, inoltre per poter iniziare nel breve termine la vaccinazione alle categorie dei pazienti fragili, affetti da patologie gravi, con vaccino Pfizer e Moderna. E’ stato già avviato il confronto con i Medici di Medicina Generale, per la prossima settimana è prevista la firma dell’accordo decentrato con i rappresentanti della categoria. Tale accordo prevede che i medici di famiglia potranno scegliere se somministrare il vaccino presso il proprio studio, presso il domicilio del paziente o presso i centri vaccinali dell’Asl Salerno, che verranno messi a disposizione dall’azienda. Ciò permetterà di avere una rete capillarmente diffusa su tutta la provincia, ottenendo un notevole incremento delle vaccinazioni, che rappresenta la principale azione di contrasto alla diffusione del virus.

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