Battipaglia, la grande evacuazione. Italia spezzata in due per un giorno

Domenica 8 settembre 2019. Una data che rimarrà impressa a lungo nella memoria dei battipagliesi. Non una calamità naturale, né un conflitto ma un’eredita della Seconda Guerra Mondiale, un ordigno bellico da 250 libbre di fabbricazione inglese, rinvenuto mesi fa in località Villani, costringerà la città medaglia d’argento al merito civile durante il II° conflitto mondiale a svuotarsi per un giorno per consentire le operazioni di disinnesco corrispondenti al livello “0” di rischio sulla popolazione. In oltre 36mila trascorreranno una domenica alternativa, a distanza dalle proprie abitazioni: c’è chi ricorrerà a una piacevole gita fuori porta, chi sarà ospite di amici e parenti fuori dalla zona rossa. E chi, senza dubbio, ne approfitterà per riversarsi sulle spiagge del litorale e godere degli ultimi scampoli d’estate in attesa che giunga al termine il lavoro degli Artificieri del 21° Reggimento Guastatori dell’Esercito Italiano impegnati nel disinnesco dell’ordigno inglese sganciato nel corso della controffensiva aerea degli alleati per debellare le forze di terra dei tedeschi. Parallelamente, la grande evacuazione di uno dei centri più popolosi della provincia sta provocando molteplici disagi alle fasce più sofferenti della popolazione: anziani, ammalati, persone sole e ai margini della società che un posto dove andare non ce l’hanno. L’Ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia ha sospeso i ricoveri e dimesso tutti i pazienti ricoverati già da qualche giorno, trasferendo i casi più critici nei presidi delle zone limitrofe mediante l’utilizzo delle ambulanze. La Protezione Civile e il Comune di Battipaglia hanno predisposto dei centri di accoglienza per tutti coloro che non possono raggiungere altri luoghi o allontanarsi in autonomia dalla zona rossa (Edificio Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Enzo Ferrari di Via Rosa Jemma e Edificio Scolastico Caduti del Velella in Via Etruria). I centri di accoglienza garantiranno assistenza e generi di conforto (Pranzo e Cena), oltre alla colazione, offerta su iniziativa della Centrale del Latte di Salerno, all’interno di un programma di giornata che prevede anche attività ludico-formative, per adulti e bambini, in materia di primo soccorso e buone pratiche di protezione civile. I mezzi messi a disposizione per l’emergenza sono già pervenuti sul posto: 200 letti per l’accoglienza dei pazienti allettati e 100 brandine per le ulteriori esigenze di sfollati e volontari.

La zona rossa

Tutti i cittadini domiciliati all’interno della zona rossa dovranno lasciare le abitazioni per l’intera giornata di domenica 8 settembre 2019, con inizio delle operazioni di evacuazione dalle ore 05:00, da completarsi al massimo entro le ore 08:00. A tal riguardo le autorità specificano che le operazioni di disinnesco e bonifica dell’ordigno bellico avranno inizio solo a definitiva evacuazione della zona rossa e dureranno per un tempo, cosi’ stimato dal competente Genio Guastatori dell’Esercito Italiano, di massimo dodici ore. I residenti potranno fare rientro nelle proprie abitazione presumibilmente intorno alle 22, solo in seguito a specifica comunicazione che sarà diramata al termine delle operazioni di bonifica. Chi non lascerà la propria abitazione in occasione della grande evacuazione rischia la denuncia penale.

Si tratta di una mobilitazione senza precedenti in Campania per eventi similari, un dispiegamento di forze che vanta numeri eccezionali: tra le forze dell’ordine, 500 unità assicureranno, durante le operazioni di bonifica, il pattugliamento e il controllo della zona rossa con idonei mezzi di controllo e tecnologici (droni, elicotteri, telecamere). Circa 550 i volontari di Protezione Civile impegnati insieme al personale regionale, di cui 200 volontari saranno impegnati a presidio dei varchi di chiusura della zona rossa e dei varchi esterni sulla viabilità alternativa, altri 120 circoleranno su circa 30 veicoli di Protezione Civile che dalle 5 del mattino di domani pattuglieranno i quartieri della zona rossa con altoparlanti per invitare la popolazione a lasciare le proprie abitazioni e fornire ogni informazione utile. Ulteriori 150 saranno destinati ai centri di accoglienza della popolazione, gli altri al presidio dei centri.

Ingenti le ricadute sui trasporti e sulla viabilità, con la direttrice tirrenica spezzata in due: traffico ferroviario interrotto sulla linea Salerno-Reggio Calabria e sulla linea Battipaglia-Potenza-Metaponto. La Stazione Ferroviaria di Battipaglia resterà chiusa durate delle operazioni di disinnesco e bonifica. A partire dalle ore 8:30, l’A2 “Autostrada del Mediterraneo” sarà chiusa al transito veicolare nella tratta Pontecagnano Nord – Eboli, in entrambe le direttrici di marcia, così come interdetta al traffico risulterà la SS18 “Tirrena Inferiore” tra i km 71,800 e 76,800, nel territorio comunale di Battipaglia. L’Anas S.p.A ha reso noto i percorsi alternativi.

NUMERO TELEFONICO UNICO EMERGENZA ORDIGNO BELLICO 335 1537223

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