Assunzioni nei Comuni, 60mila nuovi posti negli enti locali

I sindacati lo denunciano da anni. Gli enti locali hanno perso nell’ultimo decennio oltre decine di migliaia di dipendenti, l’età media supera i 50 anni. Ed è per questa situazione maturata nel tempo che il Governo interverrà, entro le prossime settimane, su tre fronti: sbloccare i concorsi e le procedure già avviate, modificare strutturalmente i sistemi di reclutamento nella Pubblica amministrazione e prevedere percorsi specifici per selezionare gli specialisti destinati all’attuazione degli investimenti del PNRR. “Ho ascoltato con attenzione il grido di dolore dei Sindaci e del presidente dell’Anci, Antonio Decaro. A loro ho detto che siamo in una fase nuova, quella del Recovery, del rilancio e della resilienza, che vuol dire efficienza, produttività e riforme. Bisogna abbandonare l’epoca dei blocchi del turnover, dei tetti riferiti a indicatori anacronistici, delle rigidità contrattuali”, ha dichiarato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, al termine della videocall con i rappresentanti di Anci.

“In vista del piano nazionale di ripresa e resilienza, alcune questioni diventano ancora più urgenti: sblocco delle assunzioni, procedure di reclutamento rapide e misure straordinarie per attuare il recovery plan. È fondamentale procedere celermente: ne va della concretizzazione degli interventi da cui dipende il rilancio del Paese”, dichiara Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci. Da quando si libera un posto in comune, denunciano dall’Anci, passano quasi 18 mesi per concludere un’assunzione, visti gli adempimenti necessari, ben 12, che richiedono tempi ed elaborazioni lunghissime. Dal 2007 al 2019, le amministrazioni comunali hanno perso circa 120mila dipendenti, un quarto del totale, senza che a questo taglio sia corrisposta una riduzione dei carichi di lavoro. “Ci è stato chiesto di organizzare dei tavoli di confronto sia su questa tematica di tipo emergenziale che per affrontare il tema generale del riassetto delle risorse umane nella Pubblica Amministrazione, aspetto fondamentale per ammodernare e velocizzare il lavoro dei Comuni”, ha concluso De Caro.
Dopo 9 anni di austerity, la Pubblica Amministrazione può quindi tornare ad assumere. Il blocco del turn over è terminato e, dunque, il personale fuoriuscito dagli organici ministeriali potrà essere sostituito senza paletti. Si sta discutendo di un piano di assunzioni di almeno 60 mila nuovi addetti nei Comuni.

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