È trascorsa ormai una settimana dal primo decreto ministeriale, nel quale veniva richiesto agli italiani di restare a casa come dovere civile nei nostri confronti e della società in cui viviamo. In questa prima settimana molti hanno deciso di buttarsi nelle faccende domestiche, nei cambi di stagione, nelle piccole attività lasciate in sospeso, per evitare di precipitare nel flusso della noia.
E ora che le idee sono finite? Corro in vostro soccorso, proponendovi dei capolavori della cinematografia che non potete assolutamente perdervi.
Il cinema ha da sempre accompagnato il percorso evolutivo della società e anche in una situazione particolare come quella che stiamo vivendo si pone, ancora una volta, come fedele compagnia. È assolutamente da evitare, per il vostro bene, quel corposo gruppo di film riguardanti epidemie, virus e contagi e per non rischiare di farvi cadere in tentazione e darla vinta alla curiosità non starò qui ad elencarveli. È molto meglio dedicarsi alla visione di altri generi: commedie, avventura, animazione e – perché no – anche drammatici. Quanto basta.
Partiamo con i grandi classici italiani, quelli che se non avete ancora visto dovete assolutamente rimediare.
1) Nuovo cinema paradiso, film del 1988 di Giuseppe Tornatore, è un classico intramontabile dal respiro internazionale tipico del regista. Il protagonista della storia, Salvatore Di Vita, dopo la seconda guerra mondiale trova conforto, come tutti i suoi concittadini, nel piccolo cinema del paese di Giancaldo . La pellicola racconta il rapporto con la cinematografia sottoposta a censure, il cinema, inteso come struttura fisica, luogo d’incontro fatiscente e la Sicilia degli anni quaranta, caratterizzata dalla povertà, dalla quasi assenza d’istruzione e ristrettezza mentale. Una storia romantica e commovente, capace di trasportare lo spettatore nel piccolo paesino di Giancaldo, sulle inconfondibili note di Ennio Morricone. La storia è rievocata dal protagonista ormai ultra quarantenne e famoso regista cinematografico. Una storia per il cinema e sul cinema che, attraverso un nostalgico effetto matriosca, contiene piccoli spezzoni dei capolavori cinematografici dei primi anni del sonoro.
2) La pazza gioia commedia-drammatica diretta e scritta da Paolo Virzì con Francesca Archibugi. Il film ha ottenuto 10 candidature e vinto 5 Nastri d’Argento. Valeria Bruni Tedeschi nel ruolo di Beatrice e Micaela Ramazzotti nel ruolo di Donatella sono le protagoniste attraverso cui viene raccontata una realtà costituita da fragilità e debolezze emotive. Il gioco di parole “Pazza Gioia” è rappresentato da piccoli attimi di totale mancanza di controllo, di fittizia libertà che offrirà profonde riflessioni in un limbo di normalità e follia, corretto ed errato. La colonna sonora Senza Fine di Gino Paoli romanticizza una pellicola già di per sé delicata ed emozionante.
3) Perfetti sconosciuti, anch’essa commedia-drammatica nata dalla brillante mente di Paolo Genovese. Si propone come un film leggero e riflessivo, svolto interamente intorno ad una tavola imbandita per una cena di amici (o almeno così si definiscono). Il film tratta una tematica scottante degli ultimi anni, la nostra piccola e inseparabile scatola nera, lo smartphone, alla quale siamo soliti affidare ogni nostro segreto più nascosto. Ma siamo davvero così sicuri di custodirli nel migliore dei modi?
4) Ricomincio da tre, capolavoro del 1981 di Massimo Troisi che ancora una volta aveva ragione: perché partire da zero se nella vita almeno tre cose ci sono riuscite? Bene, allora ricominciamo da tre. È questo il film degli inizi, innanzitutto perché inaugura la brillante seppur breve carriera di Troisi, ma anche perché darà vita anche alla collaborazione che diventerà l’emblema della napoletanità. Poco prima d’iniziare le riprese, infatti, Massimo Troisi conobbe Pino Daniele, che ne firmò le musiche, dando inizio ad una prolifera collaborazione.
5) Inside out è un film d’animazione del 2015 realizzato dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. E questa volta è davvero il caso di dirlo: Inside out è un film che fa ridere ma anche riflettere. Retorica a parte, è davvero un ottimo connubio tra la leggerezza dell’animazione e lo sviluppo emotivo nella fase adolescenziale, in cui tutte le emozioni appaiono terribilmente amplificate e difficili da gestire.
6) Mangia, prega, ama è un film del 2010 diretto da Ryan Murphy, basato sull’omonimo libro autobiografico di Elizabeth Gilbert. La bellissima Julia Roberts nel ruolo di Elizabeth Gilbert intraprenderà un lungo viaggio che si articolerà in tre fasi fondamentali: mangiare, pregare e amare. Passando dall’Italia per apprenderne non solo l’eccellente arte culinaria ma soprattutto la regola del “dolce far niente” degli italiani, che mi permetto di sottolineare come non venga presentata in maniera dispregiativa, bensì come caratteristica fondamentale per affrontare ed avere la meglio su una vita caotica e costantemente di corsa. Il viaggio si sposterà poi in India, dove la protagonista vivrà un rapporto profondo e conflittuale con la religione, per poi concludersi nella meravigliosa Bali, dove troverà finalmente il vero amore. Con questa pellicola è possibile compiere un indimenticabile viaggio anche dal nostro comodo divano. Per il momento ci accontentiamo di questo metodo per vedere il mondo, ma ben presto ritorneremo a viaggiare in modo classico, abbiate pazienza.
7) Coco è un film d’animazione del 2017 diretto da Lee Unkrich e Adrian Molina, distribuito dalla Walt Disney Pictures. Se siete sensibili sappiate che questo film vi farà scoppiare in lacrime. Commovente e delicato, Coco vi trasporterà nel caldo Messico, circondato di colori accesi, calaveras e…musica.
8) La dolce vita, capolavoro del 1960 di Federico Fellini. Ritorniamo sui grandi classici italiani con uno dei registi più talentuosi di tutti i tempi. La dolce vita di Fellini provoca pareri discordanti, ma senza dubbio lascia il segno. Un film che rappresenta un periodo di ricchezze, del boom economico degli anni 60, dell’opulenza che, nonostante quanto si creda, non riesce ad essere garante di felicità. Fellini, attraverso la storia del giornalista Marcello interpretato dall’affascinante Marcello Mastroianni propone nel corso della vicenda numerosi soggetti dalle personalità più ambigue, pregne di abbondanza. Insomma, un film scorrevole ma assolutamente articolato, dalle meravigliose riprese e i lunghi piani sequenziali sulla bellissima Roma, ai salotti conviviali in cui si esponevano idee di dubbio gusto e moralità, all’ingenuità mescolata al bigottismo che nonostante l’evoluzione di quegli anni ancora caratterizzava parte della società.
9) Mine Vaganti è un film del 2010 diretto da Ferzan Özpetek. Sarà che la mia passione cinematografica è inziata proprio in concomitanza con la visione di questo film ma mi sento di dovervelo consigliare. Il tema centrale è l’omosessualità all’interno di una famiglia pugliese e del piccolo paesino pronto ai più biechi giudizi. È una storia di diritti e libertà, scontri ed incontri, pregiudizi e amori che non tramontano mai. Attraverso i volti di Riccardo Scamarcio, Alessandro Preziosi, Lunetta Savino, Ennio Fantastichini e Elena Sofia Ricci la storia si articola in un equilibrato rapporto tra comicità e drammaticità.
10) The Truman Show un film del 1998 diretto da Peter Weir, su soggetto di Andrew Niccol. Il protagonista Jim Carrey, nel ruolo di Truman Burbank, abbandona i ruoli comici demenziali nei quali siamo abituati a vederlo fino a questo momento per cimentarsi in una pellicola satirica, che enfatizza e rende parodia il fenomeno all’ora in voga dei Reality Show, ponendosi come un’interessante metafora di vita in cui la libertà che crediamo di possedere è in realtà burattinata dall’ingombrante e oppressivo super potere televisivo.
Ecco i miei film del cuore che mi sento di consigliarvi in questi giorni difficili, che con i giusti passatempi possono essere senza dubbio più semplici e positivi, perché infondo si sa: andrà tutto bene.