Ripartenza in presenza alquanto utopica per l’Università degli Studi di Salerno, che posticipa ancora una volta il ritorno in aula di migliaia di studenti e insegnanti. Secondo le ultime disposizioni dell’Ateneo salernitano, infatti, gli esami previsti per l’inizio della sessione estiva, quelli del mese di giugno, si svolgeranno quasi tutti in didattica a distanza. Ben avvezzi a questa pratica, supportati dalla piattaforma Microsoft Teams, gli studenti e i docenti continueranno, almeno per ora, a svolgere dunque il proprio lavoro da remoto.
Situazione diversa si riscontra, invece, per gli esami di luglio, mese in cui si prevede possa vigere la soluzione mista. Ogni studente, con molta probabilità ma non con assoluta sicurezza, potrà prenotarsi all’esame scegliendo per comprovati motivi di salute, logistici, residenza in altre regioni o lavoro all’estero, di sostenere l’esame a distanza. Tutti gli altri saranno invece chiamati a tornare nelle aule dell’Università, tenendo bene in mente le regole sanitarie ormai note e ricominciando a respirare (seppur con la mascherina) un po’ di aria di normalità.
Stessa sorte per gli eventi, che tra i mesi di giugno, luglio e settembre si svolgeranno online. In dubbio troviamo gli eventi già calendarizzati previsti per ottobre e novembre, mesi in cui l’Università dovrebbe ricominciare a svolgere le proprie attività in presenza.
L’estate dell’Ateneo potrà però vantare una grande novità. Per la prima volta alcuni rappresentanti della classe studentesca di UniSa sarà tra i giudici del Salerno Letteratura, il Festival dedicato ai libri e alla cultura che si svolgerà tra il 18 e il 26 giugno e che prevede un folto programma di eventi. Gli studenti siederanno accanto ai giudici per la sezione Libro d’Europa, dedicato alla letteratura contemporanea europea e dovranno decretare “il miglior libro d’Europa tra gli scrittori emergenti”. Sicuramente ricorderete l’hashtag che ci ha accompagnati lo scorso anno lungo tutto il 2020, #unisanonsiferma. Ebbene, questa volta Unisa ripartirà vivendo appieno gli eventi culturali promossi dalla Città che ospita il proprio ateneo. Per tutti gli altri eventi, almeno “in presenza” bisognerà attendere l’arrivo dell’autunno.