Ventura: “Continuiamo a costruire. Tra tifosi e società occorre chiarimento”

La vittoria di Pescara ha regalato serenità e voglia di lanciare l’assalto alle zone alte della classifica, proseguendo nel percorso di crescita collettivo. Gian Piero Ventura, alla vigilia della gara con il Cosenza, offre una panoramica sulla situazione, soffermandosi sugli elementi ritrovati e sul cambio di modulo attuato a Pescara. Senza sorvolare sul clima di contestazione che domani si respirerà all’Arechi nei confronti della società.

“Gondo ha avuto un problemino e vorrei dargli continuità. Ho ritrovato un Giannetti che sta meglio dal punto di vista fisico e un Jallow che sta molto meglio sotto ogni punto di vista. Sono contento che stanno lavorando perché vogliono farsi trovare pronti. Giannetti ha avuto tanti problemi fisici e ora li ha superati così come la paura di averne ancora. Il modulo di Pescara lo riutilizzeremo, perché è una variante tattica importante. Protesta tifosi? Ero vergine di queste problematiche. Ho scoperto cose che non sapevo e ne ho preso atto. Non parlo più di pubblico rispetto all’inizio della mia avventura, arrivando fino ai 18mila di Benevento. Oggi non ha più senso parlare di portare gente all’Arechi perché ho messo a fuoco la situazione. Ora dobbiamo continuare a lavorare senza rimangiarmi nemmeno una parola rispetto a quanto detto in passato. L’obiettivo resta quello di costruire, dare una consistenza e una cultura calcistica ai miei ragazzi per ottenere risultati e fortificare uno zoccolo duro che nel prossimo futuro possa esplodere. Come ogni matrimonio c’è bisogno che società e tifosi s’incontrino per chiarire, come moglie e marito davanti ad un piatto di spaghetti”.

Su Cerci.

“Cerci? Sta lavorando, sono stato chiarissimo con lui: è venuto a Salerno per il fare calciatore di un certo spessore e non di bassa serie B. Doveva rimettersi in discussione e trovare la condizione: sta lavorando, fa mattina e pomeriggio con un’intensità mai avuta. Fra una settimana o avremo Cerci o non lo avremo”.

Riproduzione riservata ©