Taglio fondi al Sud, la Lega ci prova. Ma la norma verrà stralciata

Dopo la spaccatura all’interno della maggioranza e le dichiarazioni tuonanti del ministro per il Sud Barbara Lezzi, l’emendamento presentato dal Carroccio, che prevedeva il trasferimento a tutte le Regioni della titolarità dei Fondi per lo sviluppo e la coesione (Fsc), verrà con ogni probabilità stralciato. I Fondi per lo Sviluppo e la Coesione corrispondono a risorse che, affiancate ai fondi europei, sono destinate principalmente (circa l’80%) ai governatori del Mezzogiorno. Nella riformulazione approvata dalle Commissioni di Montecitorio scompariva il riferimento alla regioni che hanno speso e rendicontato i Fondi 2007-2013 e si prevedeva che la titolarità di tali risorse fosse trasferita a tutte le regioni indistintamente. In pratica, depredando risorse che da sempre costituiscono una piccola cassaforte per il mezzogiorno. La proposta di modifica, secondo il ministro Lezzi, aveva il parere contrario della Ragioneria dello Stato. La stessa ministra, infuriata, si era lasciata andare a dichiarazioni di fuoco. “Questo emendamento non verrà mai votato dai parlamentari del Sud del M5S, ha rappresentato un atto di totale scorrettezza. Chiunque lo abbia presentato, Lega o non Lega, dovrà chiedere scusa e dare delle spiegazioni”. Ma l’emendamento che la ministra ha chiesto di stralciare, presentato dalla Lega a prima firma Comaroli, aveva inizialmente ricevuto il parere favorevole del relatore M5S, Raphael Raduzzi, e del viceministro all’Economia Laura Castelli.

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