Resto al Sud, professionisti ancora esclusi dall’incentivo

Resto al Sud, l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate dagli under46 nelle regioni del Mezzogiorno, non è ancora operativo per i professionisti. Barbara Lezzi, l’attuale ministro per il Sud, al cospetto del successo riscosso da Resto al Sud (misura approvata dal governo Gentiloni) e del numero cospicuo di domande pervenute, aveva provveduto a spostare in avanti l’età per candidarsi. Da 35 a 45, estendendo la platea non soltanto su base anagrafica ma di fatto offrendo una possibilità anche ai professionisti, precedentemente esclusiQueste ultime novità, previste dalla Legge di Bilancio 2019, avrebbero dovuto essere operative con l’emanazione delle disposizioni attuative. E offrire la possibilità, pertanto, anche ai nuovi destinatari delle agevolazioni di presentare le domande sulla piattaforma online di Resto al Sud. Ma, ad oggi, trascorsi sei mesi dall’approvazione della Legge, le modifiche non sono ancora operative poiché manca l’emanazione delle disposizioni attuative per la gestione dell’incentivo. E dunque si protrae la situazione di paralisi per chi aveva puntato sull’incentivo per sviluppare progetti imprenditoriali. In merito è intervenuto l’Ordine dei Commercialisti di Salerno, reclamando l’immediata attuazione delle modifiche previste dalla Legge di Bilancio 2019. “Ancora una volta in Italia le occasioni di crescita si perdono nei meandri della burocrazia “, osserva con un certo rammarico il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Salerno Salvatore Giordano – e misure importanti come questa per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro si arenano in una lungaggine mortificante per un Paese moderno. Chiediamo risposte certe sulle tempistiche e sulle circolari attuative: la reale attuazione dell’incentivo è l’unica risposta concreta e chiara a favore del mondo professionale”.  L’incentivo, avviato nel gennaio del 2018, è finanziato interamente dallo Stato e gestito da Invitalial’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A., con il supporto delle banche convenzionate. È rivolto agli under 46 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda o che trasferiscono la residenza nelle suddette regioni dopo la comunicazione di esito positivo. Consiste in un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo, finanziamento bancario pari al 65%, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi. La dotazione finanziaria complessiva è di 1.250 milioni di euro.

Riproduzione riservata ©