Omicidio Vassallo, proposta la commissione d’inchiesta

A distanza di 10 anni dall’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso con nove colpi di pistola nel settembre del 2010, non è ancora stato trovato l’assassino. Pochi giorni fa Matteo Richetti, ora nel gruppo Misto, ha proposto in Senato una commissione d’inchiesta per far luce su quanto accaduto la sera del 5 settembre.

Nessun processo è stato ancora celebrato nonostante le numerose indagini effettuate. Il fratello del sindaco, Dario Vassallo, accusa le istituzioni per non aver operato con coraggio e determinazione affinché si trovasse il colpevole.

In questi nove anni le istituzioni non si sono mai mosse per trovare il colpevole dell’assassinio. Non sono mai stato ricevuto da nessun capo di governo o esponente di partito nonostante lo avessi chiesto. Se avessero preso a cuore fin da subito l’omicidio di mio fratello non si parlerebbe ora di un problema istituzionale. La sensazione è che si sia fatto di tutto per dimenticare.

Lo scorso 13 novembre, come riporta “Il Fatto Quotidiano”, la proposta di istituire una commissione di inchiesta è stata presentata a Palazzo Madama, raccogliendo le firme dei dem Gianni Pittella e Valeria Fedeli, dell’ex 5 stelle Gianluigi Paragone e e di Gabriele Lanzi, e Laura Garavini d’Italia Viva.

Nel 2017, inoltre, il deputato di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli aveva proposto alla Camera una commissione d’inchiesta, ma l’organo non venne mai istituito. Ancora Richetti ha poi dichiarato: “L’omicidio di Angelo Vassallo è uno degli episodi più gravi della politica recente. I sindaci sono rappresentanti dello Stato, un esempio di impegno locale. Già quando militavo nel Pd avevo fatto presente che le parole di Dario Vassallo erano a lungo rimaste inascoltate. Sto provando ora ad attirare l’attenzione delle istituzioni a tutti i livelli“.

Dario Vassallo, in molte interviste, ha spiegato che esistono ancora punti oscuri legati all’omicidio. Negli ultimi anni si è parlato di Camorra e del traffico di stupefacenti che avrebbe coinvolto il porto di Acciaroli ma, nel corso delle indagini, sono stati forniti troppi elementi che le hanno depistate. Con queste parole, ancora una volta, Vassallo si rivolge alle istituzioni affinché il caso venga trattato con reale interesse:

“Cari deputati cari senatori per una volta dimenticate le vostre appartenenze politiche e ricordatevi che quando viene ucciso un sindaco viene ucciso lo Stato. C’è ancora molto da chiarire. Soprattutto i minuti dopo l’omicidio. Attorno alla macchina dove hanno ucciso mio fratello c’erano carabinieri, magistrati e altre 17 persone. Perché l’area non è stata isolata? Chi sa non parla”.

Lo scorso dicembre, a Maddaloni, veniva tratta in arresto Ilaria Cioffi, la figlia del carabiniere coinvolto nel caso del “sindaco pescatore” per detenzione di circa 25 grammi di cocaina destinati allo spaccio.

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