La stagione teatrale “Imperfetta forma” 2022-2023 del Teatro Mascheranova si avvia alla fine e giunge al suo penultimo appuntamento. Proseguendo nel suo intento di offrire uno sguardo ampio sulle possibilità espressive e comunicative delle diverse interpretazioni dell’azione teatrale, la stagione di quest’anno include una performance unica nel suo genere:White sound, una produzione de Il Teatro nel Baule e Teatro in Fabula, con la coproduzione di Dante Society London, spettacolo vincitore del Bando MIBAC “Vivere all’italiana sul palcoscenico 2020”. Come suggerisce il titolo dell’opera sperimentale, il punto focale da cui tutto nasce e in cui tutto converge è il suono, il suono bianco appunto, un suono continuo e sommesso che si usa per far addormentare i neonati e che è di fatto il primo ambiente sonoro che percepiamo nel ventre materno prima di incontrare i suoni più graffianti della vita. Lo spettacolo nasce da due esperienze personali della vita delle attrici, registe e autrici Simona Di Maio e Melissa Di Genova: la perdita di una nonna e una nuova nascita, la morte e la vita che si sono incontrate quasi simultaneamente e in qualche modo sovrapposte. Da qui è nato il processo creativo che ha portato alla drammaturgia, sviluppata attraverso interviste a bambini di varie età e a donne anziane, sul tema della memoria, dei ricordi e del loro progressivo corrodersi nel tempo. È proprio una donna anziana la cui memoria è corrotta e sfocata ad essere il centro del racconto: Lucia De Rosa, detta Rusell ‘e magg’. Lucia si è persa, non riconosce, tutto le è estraneo e familiare al tempo stesso, non riesce più a dare un nome alle cose o alle persone, ma sa che c’è qualcosa di importante che non deve perdere, qualcosa a cui aggrapparsi. Una bambina irrompe sulla scena, invadendo la sua casa piena di oggetti senza origine e senza scopo, offrendo a Lucia l’opportunità di recuperare pezzo dopo pezzo ricordi perduti attraverso i sensi assonnati, affidando al suono, all’odore, alla musica e alla compassione il viaggio di ritorno ad un’infanzia vivifica. Ad accompagnare il viaggiatore-spettatore in questo percorso a ritroso nella memoria, due bizzarri scienziati che giocano a spiegare cosa accade nella mente man mano che il tempo e la malattia la logorano e la sfilacciano. Il racconto della memoria è affidato quasi totalmente ai suoni e ai rumori che la popolano, attraverso l’utilizzo di un particolare oggetto sorprendente: il binauralmicrophone, un microfono che riproduce la tridimensionalità del suono come percepito dall’orecchio umano, che viene utilizzato dal vivo sulla scena, creando un sottobosco di suoni che avvolge e coinvolge lo spettatore. Chi sarà in platea avrà dunque la possibilità di partecipare ad un’esperienza teatrale molto particolare, infatti verranno fornite all’ingresso in sala delle cuffie da indossare per tutta la durata dello spettacolo, che consentiranno una fruizione diretta e immersiva del linguaggio specifico scelto dalle autrici-attrici e un’inedita partecipazione alla vicenda tutta umana che prende vita. Un messaggio di speranza e di dolce compassione attraversa per intero il viaggio a ritroso nella memoria e nelle esperienze che hanno costellato e arricchito la vita una donna come tante, che recupera e mette in salvo pezzi importanti del suo trascorso, lasciandosi avvolgere e pervadere dai suoni che l’hanno accompagnata. Le due autrici e attrici sono state sostenute e affiancate nel loro percorso creativo da Giovanni Sbarra come assistente alla regia, dalle scenografie di Francesco Felaco e dal sapiente disegno luci di Dimitri Tetta.
Un’esperienza teatrale assolutamente da non perdere, che coinvolge e pervade lo spettatore trasportandolo in una foresta di suoni e sensazioni, ricordi ed emozioni. Tutto questo è White Sound, in scena al Teatro Mascheranova di Pontecagnano sabato 15 aprile alle ore 20:30 e domenica 16 aprile alle ore 19:00. Per info e prenotazioni è possibile contattare il botteghino al 340 835 4657 e al 331 228 8792. La prenotazione è fortemente consigliata.