Il Cilento si conferma uno dei luoghi di deposizione privilegiati degli esemplari di tartaruga “Caretta Caretta”, specie oggi a rischio estinzione per effetto dell’inquinamento marino. Dopo le oltre quattrocento nascite avvenute la scorsa estate (centoventi in un’unica soluzione sul litorale di Montecorice), anche quest’anno si susseguono gli avvistamenti. Grande lavoro per i biologi del centro Anton Dohrn e per i volontari dell’Enpa, impegnati nel monitoraggio dei nidi in attesa della schiusa. Quest’anno, al ritrovamento di Ascea risalente a poche ore fa, è stata accertata la presenza di un nido in località Marina di Eboli, dopo che per giorni i volontari si erano prodigati nella ricerca delle tartarughe marine battendo il litorale nel tratto limitrofo alla Foce del Sele. In precedenza, monitorando la zona, erano emerse tracce di nidificazione. I volontari e le associazioni provvederanno a mettere in sicurezza la zona prossima al nido per favorire un ambiente protetto dal disturbo umano dovuto al turismo balneare e per consentire alle tartarughine, una volta venute alla luce, di poter raggiungere il mare.
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