Il 27 dicembre 2020 in tutta Europa si è tenuta quella che è stata rinominata come il V-DAY, la giornata internazionale di vaccinazione contro il Covid-19. Una data simbolica che è stata scelta congiuntamente da tutta Europa e da decine di paesi in tutto il mondo, a chiusura dell’anno 2020, quasi a voler simboleggiare l’inizio della fine di quello che è stato un anno che il mondo del nuovo millennio non dimenticherà mai.
I vaccini erano destinati esclusivamente al personale medico sanitario, motivo per cui la vaccinazione del presidente della regione Campania, immortalata in una foto pubblicamente, ha sollevato un polverone di polemiche, alle quali ha risposto oggi lo stesso presidente nella diretta del primo venerdì del nuovo anno (8 gennaio 2021, ndr).
<<Quella del 27 dicembre 2020 è stata una giornata di PROPAGANDA per “compiere gesti dimostrativi”, ma la vaccinazione di massa è ufficialmente iniziata il 31 dicembre>>, spiega il presidente De Luca, che aggiunge di aver fatto la prima dose di vaccino per atto dimostrativo, per <<dare fiducia ai cittadini e per contrastare la nuova ondata di no-vax e le false notizie>>.
L’appello ai cittadini.
Il presidente campano rivolge poi un appello pro-vaccinazione in modo un po’ pittoresco ormai tipico del suo retaggio comunicativo:
<<I cittadini campani hanno il presidente che ha fatto da cavia: per la prima somministrazione non mi è successo niente, tranne un po’ di stordimento temporaneo, quindi tranquilli tutti quanti. Ovviamente se volete essere proprio tranquilli aspettate la seconda iniezione. Se dovessi andarmene al creatore avrete un motivo per essere prudenti. Se invece rimarrò in questa valle di lacrime a calpestare campi fioriti, allora potrete fare tranquillamente tutti il vaccino>>.
Tornando serio e al di là delle battute, il presidente si rivolge particolarmente agli anziani e in generale a tutti i cittadini della Campania: <<lo dico specialmente ai nostri anziani, perchè ancora oggi registriamo preoccupazioni e timori tra i cittadini. Non succede niente, state tranquilli e vaccinatevi per il vostro bene e per quello di tutti>>.
Tutti i campani vaccinati entro novembre 2021.
Secondo le indicazioni date durante la diretta FB del presidente, in Campania si dovranno realizzare 4 milioni e 200mila vaccinazioni per avere un risultato apprezzabile. Incluso il richiamo significa 8 milioni e 400mila vaccini. Questo <<vuol dire 20mila vaccini al giorno, raddoppiando la cifra attuale, e arrivando a 600mila vaccini al mese>>, spiega il presidente De Luca. Secondo i suoi calcoli a luglio 2021 sarà finita tutta la prima campagna di vaccinazione. <<Quelli che fanno il richiamo si sovrapporranno ai cittadini vaccinati con la prima dose; e per novembre 2021 la Campania dovrebbe finire completamente la campagna di vaccinazione contro il Covid-19.
E’ per fine febbraio 2021 che invece saranno completamente vaccinati tutti gli operatori e i lavoratori del mondo sanitario della Campania.
La tessera di AVVENUTA VACCINAZIONE.
Ad ogni cittadino che si vaccinerà portando a termine il ciclo effettuando sia il primo che il secondo richiamo vaccinale, la regione Campania consegnerà una tessera di avvenuta vaccinazione, con la quale si potrà entrare in teatri, cinema, ristoranti, attestando la sicurezza di essere stati vaccinati e quindi di essere immuni al virus.
Zone gialle, arancioni e rosse: la linea della Campania.
Secondo quanto viene riferito nel corso della diretta facebook, la Regione ha deciso di effettuare una verifica epidemiologica approfondita entro la fine del mese di gennaio. <<Dobbiamo verificare cosa è successo dopo il periodo di Natale e di Capodanno. E’ evidente che bisogna aspettare 15 – 20 giorni per capire come evolve l’epidemia>>, riferisce il presidente. In pratica solo nell’ultima settimana di gennaio la Regione Campania deciderà che tipi di provvedimenti prendere in merito a spostamenti, mobilità, restrizioni e regole in generale.
<<Io sono per avere un unico colore per tutta Italia: zona ARANCIONE per tutta Italia almeno fino a fine gennaio, sapendo che siamo circondati da paesi europei che versano in situazioni disastrose a livello epidemiologico. Con uniche deroghe per zone o regioni con alti stati di criticità>>, conclude infine De Luca, criticando ancora aspramente il meccanismo delle zone diversificate per regioni.
Cosa succede per le SCUOLE in Campania.
Fino al 18 gennaio continua la didattica a distanza tranne per i primi anni delle scuole di ogni ordine e grado. <<Dal 18 gennaio valuteremo se ci sono margini per tornare a seguire le lezioni in presenza per la scuola primaria (scuole elementari), presenza attualmente prevista solo per le classi dei primi due anni delle stesse scuole primarie>>.
Intanto, secondo quanto sostenuto da De Luca, <<non esistono problemi per i trasporti pubblici>>, poiché in tutta la regione sono in funzione 300 linee ordinarie e 400 mezzi ncc (noleggio con conducente) per i trasporti scolastici. Sono inoltre stati chiesti al commissario nazionale per l’emergenza Covid anche 1 milione di test rapidi molecolari da destinare al personale scolastico.
Sempre secondo il presidente della regione Campania, sono stati spesi 100milioni di euro per 113mila borse di studio rilasciate ad altrettanti studenti universitari campani.
Un dato che però sarebbe tutto da verificare, considerando che il fondo nazionale per tutte le borse di studio erogate dal Governo per il diritto allo studio universitario ammonta, per il 2020, a 307 milioni di euro. Praticamente un terzo sarebbe stato speso solo in Campania.
CULTURA: centinaia di posti di lavoro.
Secondo il presidente De Luca <<le numerose iniziative in streaming hanno dato lavoro a centinaia di persone e lavoratori dello spettacolo e della cultura, aiutando così uno dei settori finora più colpito dall’emergenza Covid-19>> (al minuto 39:40 della diretta).
A parte l’encomiabile e ammirevole lavoro di sensibilizzazione svolto anche con efficacia comunicativa dal presidente De Luca, restano alcuni dubbi riguardo “annunciazioni” fatte su:
– trasporti funzionanti senza problemi
– record di borse di studio per gli studenti universitari
– centinaia di posti di lavoro per i settori dello spettacolo e della cultura in generale
Chi si sente più o meno rappresentato dalla descrizione di “questa realtà” può scriverci nei commenti, o alla mail: redazione@paesesud.it
Marco Giordano