Si affaccia in sala stampa abbozzando un sorriso, soddisfatto per la prova dei suoi contro il Pescara, che gli è valsa la prima vittoria in serie B dopo sette anni di assenza dalla cadetteria. Ma Giampiero Ventura affida a parole misurate l’analisi della gara: “Abbiamo fatto cose buone e cose meno buone, dobbiamo ancora crescere parecchio. Ho apprezzato la reazione dei ragazzi dopo il pareggio ma negli ultimi dieci minuti, a risultato già praticamente acquisito, abbiamo concesso troppo campo al Pescara. Attualmente siamo al 60% e non possiamo certo esaltarci. C’è ancora tanto da lavorare”. L’apporto del pubblico è stato come sempre fondamentale per la squadra e il tecnico ligure, avendo respirato il clima di contestazione e di sfiducia nei confronti della società, considera i novemila dell’Arechi già un piccolo traguardo: “Ringrazio chi è venuto allo stadio, non era assolutamente scontato avere il sostegno di novemila persone. Saranno molti di più con Il Benevento e spero che andranno sempre a crescere. Mi emozionerò quando rivedrò l’Arechi come l’ho visto in Serie A quando venni col Cagliari. Spero che la gente recepisca la professionalità, la serenità e la voglia di essere protagonisti.” Ventura si sofferma poi brevemente sul mercato e sugli ultimi arrivi: “Chiaro che ogni allenatore vuole migliorare la sua squadra ma non chiedo niente, anche se è sempre meglio essere ricchi che poveri. Avrei voluto giocare col 4-2-4 perché l’Arechi avrebbe apprezzato ma non ho i calciatori per poterlo fare. Dziczek ha grandissime qualità e grande lettura ma ha 19 anni e viene da un torneo completamente diverso dal nostro e avrà bisogno di tempo per adeguarsi”.
Altro protagonista di giornata Lamin Jallow, autore di una (quasi) doppietta: “Il primo gol? Non importa chi ha segnato e come, ma importa regalare una gioia a questi tifosi dopo la scorsa stagione. Quest’anno ho fatto un buon ritiro e spero di segnare tanto. Ventura è un maestro di calcio e stiamo imparando molti movimenti per trovare la porta. Mi trovo alla perfezione con Giannetti, e ora aspettiamo anche Alessio Cerci”.
Invece in casa Pescara, mentre Zauri ammette il dominio granata rammaricandosi per la cattiva gestione dei suoi dopo il momentaneo pareggio, Memushaj, più volte accostato al sodalizio campano negli ultimi tempi, nega di essere stato messo al corrente circa l’interesse della Salernitana nei suoi confronti: “Ne so poco e nulla, non più di quello che avete scritto voi”.