Ventura: “La formazione resta un rebus, Cerci? Non dipende da me…”

Una risposta importante per cancellare un mese nero, con soli 2 punti raccolti in 4 partite. Gian Piero Ventura torna a parlare dopo la debacle di Pisa, alla vigilia di una gara delicata come quella di domani contro l’Entella. Il tutto, con la solita emergenza di uomini sullo sfondo. 
“Un conto è quello che vorrei fare, un conto quello che posso. Ci sono diversi elementi che non stanno bene, devo valutare prima i giocatori, non posso fare un certo tipo di discorso. L’Entella sta giocando bene, ha ottenuto risultati con merito, sulla carta non è semplicissima, sarebbe stato meglio incontrarla a parità di forma, purtroppo li incontriamo in una situazione delicata, è un’ulteriore verifica sul piano delle carattere. Mi aspetto delle risposte, più che preoccupato sono trafelato. Le ultime partite sono state negative, per modificare migliorare una mentalità o un carattere non possiamo essere legati a una partita. Sono sorpreso del primo tempo di Pisa, ma sono anche curioso di vedere le risposte che ci saranno, ci serviranno per prendere coscienza”. 

Sulle scelte di formazione
“Manca all’appello anche Pinto, oltre a Dziczek quando giocheranno tutti le domande saranno di altra natura, ma a breve ci toglieremo queste domande. Tutto ciò che posso fare per cambiare lo farò, alcuni hanno giocato dieci partite di fila senza mai rifiatare, sono due mesi e mezzo. Alcuni non hanno mai giocato in carriera con questa continuità, un po’ pagano questa situazione anche se non era preventivata. Attingeremo alle forze fresche. Cerci sta continuando a lavorare, dopo due presenze di pochi minuti è stato giocato da voi imbarazzante, non capisco allora perché mi chiediate di lui. Cerci non può essere un comprimario, o è Cerci o non ci serve a niente, ma dipende da lui, non da me. Spero che torni il prima possibile a essere quello che era. Firenze, Giannetti e Cicerelli – ancora esclusi dalla lista dei convocati – dovrebbero tornare martedì con il gruppo, dopo la sosta anche Billong. Di Tacchio può coesistere con Dziczek, è un centrocampista ed è assolutamente in grado, sulla carta possono coesistere, poi il campo dirà se è vero o no. La formazione resta un rebus”. 

Sul processo di crescita
“C’è da migliorare sulle conoscenze, sulla qualità, su tanti aspetti. Se mantengono la stessa disponibilità mentale prima o poi arriviamo. Abbiamo lavorato dopo post Pisa, perché siamo arrivati mercoledì dopo un viaggio difficile. Dico sempre quello che penso, il primo tempo ci deve far riflettere, la riflessione era sul rammarico di aver perso quattro punti che ci avrebbero permesso di essere in testa alla classifica, e capire se era frutto della nostra qualità o della nostra disponibilità. Se abbiamo tutti questi mesi davanti la crescita arriva da dentro, non attraverso le mie parole”.

Sui ricordi con l’Entella
“Ho parlato bene di Venezia e di Lecce, e ho sempre perso, per scaramanzia non dico niente. Anche se avrei tanto da dire…”

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