“Jallow non parte per Trapani, il giocatore che conto di recuperare al più presto è Lombardi, adesso sta iniziando a lavorare, Heurtaux dopo giorni di semina fisica deve iniziare a spingere. Mantovani sta iniziando a lavorare. Sapevo di Calaiò, la società mi aveva detto di questa opportunità, l’ho detto anche a lui, che secondo me ha fatto benissimo, contando l’età era una chance da sfruttare al volo, penso possa essere utile perché ha fatto calcio vero, credo sia un guadagno sia per la società che per lui”. Gian Piero Ventura torna a parlare a due giorni dalla sfida di domenica sera contro il Trapani. Il tecnico analizza la situazione della sua squadra dopo il ko con il Benevento e i diversi infortuni che limitano le sue scelte nelle rotazioni dell’undici base.
Sul mercato
“L’unico gruppo in cui eravamo in sovrabbondanza era l’attacco, Calaiò non è andato via perché eravamo in sei, in ogni caso è tutto migliorabile. Siamo la seconda squadra più giovane del campionato, chi arriverà in futuro dal mercato sarà facilitato, oggi il nostro problema è fare il 15% in più dopo la sconfitta con il Benevento. Resto della mia idea, potevamo fare meglio molte cose e i calciatori se ne sono resi conti, al di là della qualità dell’avversario, non sono rammaricato per la sconfitta ma per quello che potevamo fare e non abbiamo fatto. Prima del Benevento non avevo stress da partita difficile, ora non ce l’ho da partita facile. Lavoriamo per fare qualcosa di duraturo per Salerno, per creare un modo di lavorare, un modo di essere, una professionalità, un rispetto reciproco tra tutte le componenti, allenatore, squadra, pubblico e società. A quel punto saremo la Salernitana e affronteremo un discorso in una certa ottica. Ovvio che chi arriverà a gennaio si troverà in un contesto rodato, si deve vedere la casella vuota ed è possibile colmarla migliorando la rosa con gli svincolati”.
Sul prossimo avversario
“In serie B non ha molta importanza chi incontri o cosa fanno gli altri, ma chi sei e che modo di calcio vuoi fare, il Pescara è secondo in classifica e contro di noi sembrava una squadretta. Dipende da quello che facciamo noi, gli avversari sono tutti avversari, poi è chiaro che è più semplice affrontare il Frosinone che la Juventus. Maistro è in grado di giocare, Dziczek sta lavorando per poter dare il suo contributo, come ho già detto è un ragazzo che capisce di calcio, in Polonia ci sono spazi enormi, deve ancora capire alcune situazioni tattiche. Mi aspetto però una grande mano anche da Cerci e da Heurtaux, anche se ci vorrà un po’ più di tempo. Sul sintetico sono un po’ in imbarazzo, l’ultima volta l’ho fatta in B con il Torino a Castellammare di Stabia, ho un ricordo terrificante”.
Sui tanti infortunati
“Le tante assenze non mi permettono di fare delle alternanze, Cicerelli farà quattro partite di seguito, così come con Migliorini per via dell’assenza di Billong. Anche la perdita di Akpa-Akpro è importante, oggi dobbiamo stringere le fila, sono dispiaciuto per tutte queste assenze, c’è fame e voglia di sapere enorme. Quelli che non ci sono perdono tutto questo, non possono provare, fare verifiche, per me è una perdita pazzesca. Di Tacchio mezz’ala? Potrebbe farlo, ha fatto passi da gigante rispetto alle amichevoli estive. Con Cerci si può giocare con due punte o con tre punte, ma ci deve essere una squadra che ci permetta di fare questo e un avversario che ci richieda determinate cose. Conta sapere che fare, poi non ci sono problemi. Gondo è un giocatore fisico, di struttura importante, nello spogliatoio gli ho detto che ho apprezzato il fatto che dopo aver provato un paio di movimenti mi ha chiesto di ripassarli, questo è il primo passo per diventare un giocatore, se hai voglia di capire vuol dire che sai che c’è da capire e ti metti in discussione, gli ho fatto i complimenti. Anche lui deve migliorare come tutti. Con Djuric cambiano le caratteristiche, qualcosina cambieremo sicuramente, sta lavorando bene, è stato una piacevolissima sorpresa, si è messo in discussione ed è stato disponibilissimo, anche a Cosenza ha fatto la sua partita. Jallow attacca la profondità, Djuric un po’ meno, ma l’ho già lodato pubblicamente per l’impegno che mette in allenamento”.