Gli interrogativi sorgono spontanei: esiste una lista di persone o volontari per le dosi in avanzo? Dove possono recarsi o iscriversi i cittadini che intendono beneficiare delle dosi avanzate che rischiano di finire inutilizzate? Per evitare di sprecare le dosi del vaccino Covid che ogni giorno avanzano agli hub territoriali, la campagna vaccinale ha autorizzato il ricorso alle cosiddette “liste di riserva”, ovvero elenchi di persone idonee alla vaccinazione che, in caso di rinunce da parte di chi li precede, possono ricevere il trattamento prima dei tempi previsti. Come recita l’ordinanza firmata dal nuovo commissario all’emergenza Figliuolo, le dosi di vaccino eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, saranno eccezionalmente somministrate, per ottimizzarne l’impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l’ordine di priorità individuato dal menzionato Piano nazionale e successive raccomandazioni.
I vaccini dovrebbero essere somministrati su chiamata diretta delle Asl in base a “liste di riserva” con criteri di appartenenza a fasce o categorie indicate dal piano vaccinale, a persone già inserite nelle piattaforme regionali. Anche in Campania, nonostante l’assenza di comunicazioni ufficiali in merito da parte dell’Asl Salerno, sono attive delle liste di riserva, con i nomi di cittadini pre-allertati e registrati secondo quanto indicato nel piano vaccinale. Ma in tutta la regione sono numerosi i cittadini che si sono recati nelle vicinanze dei centri vaccinali intorno all’ora di chiusura, sperando di riuscire ad ottenere una dose avanzata: in molti vi sono riusciti senza appartenere alle categorie indicate. Negli ospedali e nei centri vaccinali campani regna, in tal senso, uno spirito di improvvisazione. Nei vari presidi si procede osservando il criterio anagrafico tra chi si propone per ottenere la somministrazione di una dose avanzata ma la disponibilità ad essere vaccinati non dovrebbe precostituire alcun diritto alla vaccinazione se non si rientra nelle categorie fragili o nei cosiddetti servizi essenziali. La sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, dopo un confronto con gli organismi competenti, come stabilisce la disposizione della Protezione Civile, ha riferito nelle scorse ore che da circa 4 giorni a Battipaglia viene compilata una lista nell’atrio dell’ospedale dei disponibili per vaccinazione se dovessero avanzare dosi. Un’evenienza per il momento rara nell’ambito della provincia di Salerno, nonostante i numeri in costante crescita dopo l’ondata di sfiducia provocata dal caos relativo al vaccino AstraZeneca.
Il commissario per l’emergenza Figliuolo invierà in ogni regione un esperto in pianificazione per accelerare i tempi. Un’operazione che passa attraverso la costituzione di squadre dedicate alla somministrazione a domicilio per gli anziani e per rispettare l’ordine stabilito dalle disposizioni nazionali, anche e soprattutto in merito alle liste di riserva. In Campania cresce il numero di coloro che aderiscono e poi non si presentano: a Napoli su 840 cittadini del personale scolastico e universitario, si sono presentati in 339. Per il resto delle dosi giornaliere previste, il personale dovrebbe allertare i referenti dei servizi essenziali ma proliferano i casi di persone contattate arbitrariamente senza rispettare l’ordine stabilito dalle disposizioni nazionali. Sulle “corsie preferenziali” è in corso un dibattito acceso. L’obiettivo del Governo è l’osservanza del criterio ma anche quello di vaccinare quanti più cittadini possibile. Per questo l’indicazione proveniente da Roma rischia di essere scavalcata senza tuttavia che questo possa costituire un vero e proprio strappo alle regole. Proprio per questo occorre mettere a punto il sistema di prenotazioni e di gestione delle vaccinazioni in vista dell’arrivo massiccio di fiale previsto per metà aprile quando la struttura commissariale si pone l’obiettivo di arrivare a 500.000 vaccinazioni al giorno contro la media di 200,000 di questa settimana.