Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto in Parlamento per illustrare il quadro epidemiologico, le misure previste per il DPCM che sarà in vigore dal 4 dicembre e per presentare le linee guida del Piano strategico dell’Italia per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, elaborato da Ministero della Salute, Commissario Straordinario per l’Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa. Il Piano Vaccinazione è incentrato intorno ad 8 assi.
Il primo asse è relativo alla centralizzazione e gratuità del vaccino. “Il vaccino è un bene comune, un diritto che va assicurato a tutti, indipendentemente dal reddito e dal territorio nel quale ciascuno lavora”, ha affermato Speranza. Relativamente al secondo asse concernente dosi e somministrazione dei vaccini, il Ministro ha precisato che se tutti i processi autorizzativi andassero a buon fine, le dosi saranno distribuite agli Stati membri in proporzione alle rispettive popolazioni a partire da 1° trimestre del 2021 e con una più significativa distribuzione delle dosi nel 2° e 3° trimestre, per completarsi sostanzialmente nel 4° trimestre. L’Italia, in base agli accordi stipulati, potrà contare sulla disponibilità delle seguenti dosi:
- AstraZeneca 40,38 milioni
- Johnson & Johnson 53,84 milioni
- Sanofi 40,38 milioni
- Pfizer/BNT 26,92 milioni
- CureVac 30,285 milioni
- Moderna 10,768
Illustrando il terzo asse relativo ai tempi di autorizzazione dei vaccini, Speranza si è soffermato sulla corsa contro il tempo che la comunità scientifica sta compiendo cammina di pari passo con la massima sicurezza ed il pieno rispetto di tutti i protocolli di garanzia e controllo. Il quarto asse individua le categorie da vaccinare con priorità: operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani, persone in età avanzata. “Naturalmente, con l’aumento delle dosi di vaccino – ha specificato il Ministro – saranno sottoposte a vaccinazione le altre categorie di popolazione”.
Il quinto asse è relativo a logistica, approvvigionamento, stoccaggio e trasporto che saranno di competenza del Commissario straordinario. Il sesto asse riguarda la governance del piano di vaccinazione che verrà assicurata dal coordinamento costante tra il Ministero della Salute, la struttura del Commissario straordinario e le Regioni e Province Autonome. Il settimo asse concerne un moderno sistema informativo per gestire in modo efficace, integrato, sicuro e trasparente la campagna di vaccinazione. Ed, infine, l’ottavo asse che prevede un’efficace farmacosorveglianza e una sorveglianza immunologica per assicurare il massimo livello di sicurezza nel corso di tutta la campagna di vaccinazione.
Saranno almeno 170mila i campani che riceveranno il vaccino immediatamente, per un totale di circa 300mila dosi destinate alla Regione Campania tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio 2021. Le dosi saranno consegnate agli ospedali, e la conservazione (-80 gradi) sarà assicurata dalle celle frigorifere. La Campania dispone di due grandi celle refrigeranti, all’Istituto zooprofilattico di Portici e a Salerno, oltre ai centri trasfusionali degli ospedali che hanno tecnologie con i requisiti necessari Dapprima per le vaccinazioni saranno utilizzati spazi ampi quali palestre, parcheggi, piazze, drive-in. Successivamente, con l’inizio della vaccinazione di massa ed un’organizzazione più capillare, subentreranno i medici di famiglia.