Notte di sangue a Paestum davanti a un noto bar sito in località Torre di Mare. Un giovane di 33anni, Francesco De Santi, di mestiere pizzaiolo e figlio di un noto imprenditore capaccese, è stato brutalmente assassinato a coltellate. L’assassino, reo confesso, si è successivamente costituito presso la locale stazione dei Carabinieri. Si tratta del 25enne pregiudicato Vincenzo Galdoporpora, condotto presso la casa circondariale di Salerno dopo aver trascorso la notte in stato di fermo nella caserma dei Carabinieri.
Almeno tre le coltellate fatali, due ai fianchi, una al petto. L’assassino ha utilizzato un coltello a serramanico, sequestrato dagli inquirenti. L’intervento dell’unità rianimativa del 118 non è servito a rianimare il giovane, deceduto pochi minuti dopo il tragico incontro: il suo corpo senza vita giaceva sull’asfalto in una pozza di sangue, tra l’incredulità generale. Sul posto sono giunti tempestivamente i Carabinieri della compagnia di Agropoli e il magistrato della Procura di Salerno, per effettuare tutti i rilievi del caso. Numerose le testimonianze raccolte, pezzi di un mosaico orrorifico.
Per una ricostruzione fedele ai fatti occorrerà ancora del tempo ma, da quanto si apprende, il motivo scatenante sarebbe da attribuire a una precedente lite tra i due per ragioni ancora sconosciute. Un regolamento di conti, nell’ambito di dissidi e dissapori che vedrebbero coinvolti altri personaggi al momento ancora estranei alla vicenda.