416€: questa la cifra spesa nel 2021 da una famiglia campana per la tassa rifiuti (312€ la media nazionale), con una diminuzione dello 0,6% rispetto al 2020. Con questi numeri la regione con la spesa più elevata resta proprio la Campania. È questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva , disponibile online sul sito www.cittadinanzattiva.it. L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2021 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri.
Salerno, che vanta il 52,8% di raccolta differenziata (dati Ispra 2020), è perfettamente in linea con la media regionale (416 euro per famiglia) e si colloca in una posizione intermedia tra le province campane. Notevoli le differenze tariffarie anche fra i singoli capoluoghi di provincia della Campania, si va dai 333€ di Avellino ai 464€ di Benevento. Quanto a raccolta differenziata, la Campania si colloca più in basso rispetto alla media nazionale: nel 2019, siamo al 52,8% di rifiuti differenziati in regione rispetto al 61,3% del resto del Paese.
A livello territoriale si registrano aumenti in dodici regioni: incremento a due cifre in Liguria
(+10,3%), segue la Basilicata con +8,1%, il Molise con +6,1% e la Calabria con +5,9%; tariffe in
diminuzione in sei: in Sardegna si registra un -5% e in Veneto un -3,8%.
Catania è il capoluogo di provincia più costoso (504€ stabile sul 2020), Potenza il più economico (131€, ma in aumento rispetto al 2020, 121€).