La Regione Campania dovrà conformarsi a quanto prescritto dal Dpcm. E’ quanto riportato nel decreto del Tar depositato dalla presidente della quinta sezione Maria Abbruzzese, che accoglie in via cautelare il ricorso del Codacons e di un gruppo di genitori. La Regione Campania dovrà ora individuare le eventuali misure di supporto al servizio scolastico in presenza, con riferimento principale, ma non unico, al servizio di trasporto pubblico, “alla luce e sulla base delle risultanze dei tavoli tecnici competenti”. Il rientro in classe dovrà essere garantito rispettando le misure di contenimento e precauzionali disciplinanti i singoli settori di attività: rispetto delle distanze interpersonali, obbligatorio utilizzo di dispositivi di protezione individuale. La data indicata dal Tar è quella del 1 febbraio, alle soglie del secondo quadrimestre. La questione sarà poi trattata in camera di consiglio il 16 febbraio.
Gli avvocati Laura Clarizia e Matteo Marchetti, vice segretario nazionale Codacons, in una nota stampa dichiarano: “L’istanza cautelare, del Codacons ma anche di diversi genitori, inoltrata al TAR di Napoli, non è contro coloro che sono favorevoli alla DAD, non è uno scontro tra chi vuole tornare a scuola e chi no, ma è stata un’istanza volta ad annullare provvedimenti illegittimi, atti posti in essere consapevolmente il sabato per il lunedì, il Tar Campania non ha decretato su chi è favorevole o contrario ma ha compiuto una scelta di diritto perché i decreti legge e i Dpcm sono stati emanati a loro volta nel rispetto dei dati scientifici”.