Ennesimo episodio di spaccio nel salernitano. Questa volta il comune incriminato sarebbe Nocera Inferiore. Ma adesso, a complicare la faccenda, vi è l’ipotesi di una sorta di tangente da pagare per poter smerciare droga dietro la richiesta di rinvio a giudizio della procura nocerina per due persone.
Tutto ebbe inizio il 2 maggio, con un’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Angelo Rubano, che coinvolse otto persone con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga. Durante l’indagine, i carabinieri intercettarono Nicola Masturzo lamentare il pagamento di una grossa cifra in contanti. Secondo la procura, l’uomo sarebbe stato costretto a pagare una somma mensile di 1.000 euro per poter spacciare sostanze stupefacenti.
Oggi a rischiare il processo – con l’accusa di estorsione in concorso nei riguardi di Masturzo – sono il 39enne Michele Cuomo – che l’Antimafia considera a capo di un gruppo criminale – ed il 27enne Francesco Gambardella. I due sono già iscritti nel registro degli indagati. La contestazione, infatti, fu già oggetto di una valutazione del gip, in fase preliminare, che non ritenne sufficienti gli elementi per emettere una misura cautelare per Cuomo e Gambardella. In seguito, le posizioni di entrambi furono stralciate. La procura ha ora chiesto per entrambi il rinvio a giudizio, con fissazione dinanzi al gip, per l’udienza preliminare, il prossimo 30 gennaio 2020. In quella sede, il giudice valuterà gli elementi dell’accusa per sostenere la sua tesi, tutta da dimostrare, prima di fissare il dibattimento o decidere per un non luogo a procedere.